Leao: sogno Champions, il messaggio di Ibra, gli addii di Tonali e Maldini

I nuovi acquisti, uno sguardo al passato, gli obiettivi futuri: il numero 10 del Milan si è raccontato in un'intervista a Sky Sport
Leao: sogno Champions, il messaggio di Ibra, gli addii di Tonali e Maldini© AC Milan via Getty Images

Il Milan lavora e programma la prossima stagione. I rossoneri, dopo la partenza sofferta ma remunerativa di Sandro Tonali, stanno mettendo a segno colpi su colpi per regalare a Stefano Pioli la rosa migliore possibile: ultimo, in ordine di tempo, Chukwueze.

Un Milan che ha perso un tassello importante, ma ha confermato tutti gli altri assi della squadra, a partire da Rafael Leao. Il portoghese, fresco di rinnovo di contratto, sarà uno dei punti cardine per i rossoneri nella prossima stagione. E proprio Leao, ai microfoni di Sky Sport, ha raccontato il momento in casa Milan.

Leao e il rinnovo

Tanti gli argomenti toccati da Leao, a partire dal rinnovo con il club: "Con il Milan un patto d'amore e non numerico. Nella mia testa avevo già preso la decisione, non ho pensato tanto. Era solo una questione di 'timing'. Prima della firma del contratto volevo conquistare la finale di Champions League ma non ci siamo riusciti. In generale è stato un anno importante per me, perché ho dimostrato quello che so fare. Se ho firmato per cinque anni, vuol dire che voglio stare qui. Il progetto è molto importante, ci sono molti giovani e qui posso crescere ancora per arrivare al mio obiettivo: vincere molto. Dobbiamo vincere un trofeo. Dobbiamo allenarci e capire quello che vuole il mister per fare una stagione da grande squadra. Da quello che ho visto col Real, abbiamo una squadra molto forte".

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Sogno Champions con il Milan

E a proposito di trofei, Leao ha le idee molto chiare sui prossimi obiettivi, che proverà a raggiungere con un numero di maglia pesante sulle spalle: "Il sogno dello Scudetto l'ho realizzato, ora manca la Champions, il trofeo che tutti i calciatori vogliono vincere. In Italia comunque è difficile vincere, perché ci sono tante squadre forti e in 38 partite non puoi mai perdere punti. Le coppe europee, nell'ultimo anno, hanno dimostrato che la A è un campionato forte. È un orgoglio vestire la maglia numero 10. Avrò ancora più paragoni con Gullit? Ho visto alcuni suoi video ma non posso compararmi a un giocatore così, mi manca ancora molto per arrivare a quel livello".

Mercato Milan, Tonali, Maldini e Ibra: così Leao

Tanti i cambiamenti vissuti al Milan negli ultimi mesi. Tanti nuovi volti in rosa, ma anche alcuni addii pesanti: "Pulisic è un giocatore forte nell'uno contro uno e non solo, può fare la differenza a destra e a sinistra. Di Loftus-Cheek mi ha colpito la forza. Reijnders? Ha qualità sulle palle inattive, calcia bene ed è forte nel passaggio. L'addio di Paolo Maldini è stata una sorpresa. Lui è stato molto importante per me, io sono venuto al Milan perché mi ha chiamato Maldini. Ma la società ha deciso così, forse ci vedremo in futuro. Non mi aspettavo nemmeno la cessione di Tonali ma anche in questo caso il club ha deciso così. Sandro ha fatto il suo percorso al Milan e ora gli auguro il meglio. Ibra? Un compagno ha girato un suo messaggio sul gruppo Whatsapp della squadra: dice che tifa per noi e che è sempre uno di noi".

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Il Milan lavora e programma la prossima stagione. I rossoneri, dopo la partenza sofferta ma remunerativa di Sandro Tonali, stanno mettendo a segno colpi su colpi per regalare a Stefano Pioli la rosa migliore possibile: ultimo, in ordine di tempo, Chukwueze.

Un Milan che ha perso un tassello importante, ma ha confermato tutti gli altri assi della squadra, a partire da Rafael Leao. Il portoghese, fresco di rinnovo di contratto, sarà uno dei punti cardine per i rossoneri nella prossima stagione. E proprio Leao, ai microfoni di Sky Sport, ha raccontato il momento in casa Milan.

Leao e il rinnovo

Tanti gli argomenti toccati da Leao, a partire dal rinnovo con il club: "Con il Milan un patto d'amore e non numerico. Nella mia testa avevo già preso la decisione, non ho pensato tanto. Era solo una questione di 'timing'. Prima della firma del contratto volevo conquistare la finale di Champions League ma non ci siamo riusciti. In generale è stato un anno importante per me, perché ho dimostrato quello che so fare. Se ho firmato per cinque anni, vuol dire che voglio stare qui. Il progetto è molto importante, ci sono molti giovani e qui posso crescere ancora per arrivare al mio obiettivo: vincere molto. Dobbiamo vincere un trofeo. Dobbiamo allenarci e capire quello che vuole il mister per fare una stagione da grande squadra. Da quello che ho visto col Real, abbiamo una squadra molto forte".

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