Milan, difesa d’acciaio: la svolta dopo l’1-5 nel derby contro l'Inter

La scintilla dopo quel pesante ko contro i nerazzurri: nessuna tra le squadre in testa ai grandi tornei d’Europa ha preso meno gol
Milan, difesa d’acciaio: la svolta dopo l’1-5 nel derby contro l'Inter© AC Milan via Getty Images

MILANO - I cinque montanti che l’Inter aveva rifilato al Milan nel corso del derby avevano aperto dei legittimi dubbi sulla tenuta difensiva della squadra di Stefano Pioli, con il suo reparto arretrato colpito in ogni modo dalle azioni offensive interiste. Sembrava un cumulo di macerie, destinato a creare problemi di ogni sorta. Nessuno poteva immaginare che quella cocente delusione sarebbe diventata un punto d’inizio per i rossoneri, che dallo scorso 16 settembre fino alla partita di sabato scorso contro il Genoa hanno subito solamente un gol, ovvero quello di Luvumbo nel turno infrasettimanale giocato e vinto a Cagliari.

Sembra incredibile, ma il Milan, contando sia il campionato sia la Champions League, è la squadra in testa a uno dei cinque maggiori campionati europei ad avere il ruolino difensivo più netto. Sono cinque su sette i clean sheet fatti registrare, che diventano cinque su sei se si toglie il derby che, come detto, è da segnare come un punto di demarcazione all’interno di questa fase della stagione milanista. Pioli e i suoi giocatori hanno fatto meglio del Real Madrid, (quattro porte inviolate in sette partite), Bayer Leverkusen (tre su sei), Tottenham e Monaco. Una crescita esponenziale che è dovuta non solo alle ottime prestazioni dei singoli difensori, ma soprattutto di una fase senza palla fatta decisamente meglio da tutta la squadra. Maignan, Sportiello e Giroud ci hanno messo del loro per tenere la porta chiusa, è anche il resto del contesto che ha permesso al Milan di vivere partite relativamente tranquille nella propria area di rigore. Il tifone interista ha lasciato il segno e così la squadra, nel suo complesso, è corsa ai ripari.

Milan, il ritorno di Tomori

Va anche detto che il ritorno di Fikayo Tomori ai livelli dell’anno dello scudetto è stato un fattore importantissimo, quasi fondamentale, per ridare serenità e stabilità al gruppo e l’imbarcata nel derby e ancor prima il gol contro la Roma arrivano quando lui non c’era, perché espulso all’Olimpico e successivamente squalificato nella stracittadina dove Kjaer e Thiaw andarono in tilt. Il centrale tedesco, quando ha Tomori accanto, sembra avere una tranquillità diversa, proprio perché tra i due è nato un feeling particolare che gli permette di poter essere una coppia ben amalgamata e che si sa dividere bene i compiti in base sia ai singoli avversari sia al modo di attaccare, in maniera collegiale, delle altre squadre. Thiaw non ha ancora trovato il gol, mentre Tomori si è tolto lo sfizio a Cagliari, portando il Milan in vantaggio e dando un’ulteriore dimostrazione di lucidità anche nell’area avversaria.

Milan, difesa top nonostante le assenze

In tutto questo contesto non va nemmeno dimenticato che il reparto arretrato milanista è quello che in questo primo avvio di stagione ha avuto il maggior numero defezioni, con Kalulu che dovrebbe accelerare il suo rientro in gruppo nel corso dei prossimi allenamenti (il Milan riprende oggi alle 15 con pranzo obbligatorio) e con Calabria non al meglio, Theo Hernandez spremuto mentalmente (salterà la Juventus per squalifica) e Kjaer che ha un ruolo di alternativa. Abbiamo accennato anche al ruolo che hanno avuto i portieri dentro questa ritrovata solidità difensiva. Maignan ha dovuto compiere a Genova una delle sue parate più difficili da quando è in Italia, andando a prendere con la mano di richiamo la conclusione deviata di Dragusin. Sportiello si è fatto trovare pronto sia in campionato (paratona contro il Verona) sia in Champions (intervento importante nel finale contro il Newcastle). E poi c’è stato Giroud, che con la sua eroica prestazione nel finale contro il Genoa ha tenuto inviolata la porta milanista.

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