Mercato Milan, la retrocessione dalla Champions non cambia il piano Lenglet

Servono innesti in difesa per i rossoneri, a prescindere dal tipo di Europa che si gioca. E davanti Jovic acquista fiducia

L’eliminazione dalla Champions League con retrocessione al play-off di Europa League non ha scombussolato i piani del mercato di gennaio del Milan che, specialmente in difesa, dovrà intervenire con uno o due innesti. Gli stop lunghi di Thiaw, Kalulu e Pellegrino unitamente al fatto che Simon Kjaer è spesso oggetto di problemi fisici (ieri è tornato in gruppo dopo due mesi) stanno portando la dirigenza milanista ad approfondire diversi discorsi con quei giocatori che potrebbero fare al caso di Stefano Pioli.

Milan, Lenglet nel mirino

Uno dei nomi sui quali il Milan ha fatto qualcosa di più di un semplice sondaggio è quello di Clement Lenglet, centrale francese attualmente all’Aston Villa ma di proprietà del Barcellona. L’avventura in terra inglese di Lenglet non sta andando benissimo, visto che ha collezionato solo cinque presenze (tutte da 90 minuti) in Conference League mentre in Premier League non ha mai visto il campo. Una situazione che lo porta a essere, comprensibilmente, scontento del suo utilizzo e potrebbe prendere in seria considerazione la possibilità di cambiare aria a gennaio. Per farlo, però, ci sarebbero dei passaggi obbligatori da fare. Il primo riguarda l’accordo di prestito tra Aston Villa e Barcellona, che andrebbe risolto facendo tornare – a livello tecnico – Lenglet ai catalani, ma questo potrebbe avvenire solo in caso di accordo con il Milan. Il secondo aspetto è che gli inglesi dovrebbero privarsi, almeno a livello numerico, di un giocatore e potrebbero chiedere tempo per trovarne un sostituto. Il terzo punto è quello dell’ingaggio. Lenglet guadagna circa 6 milioni dal contratto in essere con il Barcellona che, al momento, ha scaricato sull’Aston Villa il pagamento del 75% del salario annuale. Il Milan, invece, chiederebbe un contributo importante al club catalano.

Da valutare il ritorno di Gabbia

È un’operazione difficile, non impossibile, ma ci sarà la necessità di lavorare sui numeri per un profilo che piace e che, cosa non da poco ai fini dello sviluppo del gioco, è mancino. Rimane sempre in auge l’idea di riportare a Milanello Matteo Gabbia, attualmente in prestito al Villarreal, ma prima di far rientrare il ragazzo a casa base, la dirigenza proverà a prendere un difensore alternativo con la formula del prestito con diritto di riscatto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Meno calda, ad oggi, la chance che il Milan investa in maniera importante sul reparto degli attaccanti, in particolar modo su un nuovo centravanti. Guirassy costa “solo” 17 milioni, ma senza una cessione che dia flusso di cassa, il Milan non farà spese fuori budget. In più le parole di Moncada su Jovic e Okafor possono far intendere anche che il Milan possa rimanere così fino a fine anno quando il centravanti sarà questione di una priorità assoluta.

La formazione anti-Monza

Intanto la squadra ha iniziato ieri a preparare la gara di domani, alle 12.30, contro il Monza a San Siro. Pioli ragionerà nella rifinitura di oggi sulla formazione da mandare in campo, con Chukwueze e Jovic che scalpitano per una maglia da titolare. Verrà fatta una valutazione anche su Loftus-Cheek, apparso un po’ apatico a Newcastle così come tornerà ad avere minutaggio Ismael Bennacer, con qualche sensazione di possibile titolarità. A Milanello non si è visto Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese sta smaltendo una lieve sindrome influenzale e se oggi dovesse sentirsi meglio, potrebbe palesarsi a Milanello e domani essere in tribuna per la partita.

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L’eliminazione dalla Champions League con retrocessione al play-off di Europa League non ha scombussolato i piani del mercato di gennaio del Milan che, specialmente in difesa, dovrà intervenire con uno o due innesti. Gli stop lunghi di Thiaw, Kalulu e Pellegrino unitamente al fatto che Simon Kjaer è spesso oggetto di problemi fisici (ieri è tornato in gruppo dopo due mesi) stanno portando la dirigenza milanista ad approfondire diversi discorsi con quei giocatori che potrebbero fare al caso di Stefano Pioli.

Milan, Lenglet nel mirino

Uno dei nomi sui quali il Milan ha fatto qualcosa di più di un semplice sondaggio è quello di Clement Lenglet, centrale francese attualmente all’Aston Villa ma di proprietà del Barcellona. L’avventura in terra inglese di Lenglet non sta andando benissimo, visto che ha collezionato solo cinque presenze (tutte da 90 minuti) in Conference League mentre in Premier League non ha mai visto il campo. Una situazione che lo porta a essere, comprensibilmente, scontento del suo utilizzo e potrebbe prendere in seria considerazione la possibilità di cambiare aria a gennaio. Per farlo, però, ci sarebbero dei passaggi obbligatori da fare. Il primo riguarda l’accordo di prestito tra Aston Villa e Barcellona, che andrebbe risolto facendo tornare – a livello tecnico – Lenglet ai catalani, ma questo potrebbe avvenire solo in caso di accordo con il Milan. Il secondo aspetto è che gli inglesi dovrebbero privarsi, almeno a livello numerico, di un giocatore e potrebbero chiedere tempo per trovarne un sostituto. Il terzo punto è quello dell’ingaggio. Lenglet guadagna circa 6 milioni dal contratto in essere con il Barcellona che, al momento, ha scaricato sull’Aston Villa il pagamento del 75% del salario annuale. Il Milan, invece, chiederebbe un contributo importante al club catalano.

Da valutare il ritorno di Gabbia

È un’operazione difficile, non impossibile, ma ci sarà la necessità di lavorare sui numeri per un profilo che piace e che, cosa non da poco ai fini dello sviluppo del gioco, è mancino. Rimane sempre in auge l’idea di riportare a Milanello Matteo Gabbia, attualmente in prestito al Villarreal, ma prima di far rientrare il ragazzo a casa base, la dirigenza proverà a prendere un difensore alternativo con la formula del prestito con diritto di riscatto.

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