Pif-Milan, Red Bird smentisce
L'indiscrezione del quotidiano economico italiano è stata riportata a sua volta da Bloomberg Usa e ha trovato conferma anche in Arabia Saudita con il sito di informazione finanziaria Asharq News. A dare rilievo alla notizia è proprio ques'ultima emittente, filiale di Saudi Research and Media Group (società di media sostenuta dallo stato saudita registrata a Riyadh), che non pubblica rimbalzi di notizie senza prima averle verificate. Asharq Business e Bloomberg hanno accesso alle analisi e ai dati di mercato di Bloomberg, che sono fortemente incentrati sulla finanza e sull'economia. La notizia delle trattative tra RedBird e PIF è dunque di dominio pubblico anche in Arabia Saudita, così come la deadline di fine marzo, data entro la quale, secondo le indiscrezioni, terminerebbe l'esclusiva concessa al fondo saudita che in questi giorni starebbe effettuando la due diligence per valutare concretamente l'asset per il quale effettuerà l'offerta. Al termine delle due diligence bisognerà vedere se si sarà trovato l'accordo tra le parti per completare l'operazione che porterebbe il fondo di stato arabo ad entrare nel club rossonero.
Da RebBird smentiscono discorsi con Pif o talmente avviati da parlare addirittura di due diligence in corso. È invece confermato che Cardinale stia guardando all’area araba per valutare investitori, ma non intende cedere la maggioranza del club. Inoltre Pif è il proprietario del Newcastle e non potrebbe esserci una scalata del Milan senza cedere prima il club inglese per non andare contro le regole sulle multiproprietà della Uefa. Già la scorsa estate, per esempio, Milan e Tolosa hanno dovuto cambiare la composizione dirigenziale dei club e non hanno potuto fare operazioni legate.