Milan-Inter finisce a botte: pugni, colpi proibiti e tre espulsi

Nervi tesi nel finale a San Siro, con il Milan rientrato in partita dopo il gol di Tomori e l'Inter a un passo dallo scudetto. Rissa in campo e tre cartellini rossi estratti dall'arbitro
Milan-Inter finisce a botte: pugni, colpi proibiti e tre espulsi

Nervi tesi a San Siro. Al secondo minuto di recupero del derby, con l'Inter a un passo dalla seconda stella e il Milan sotto di un gol chiamato a dare tutto per acchiappare il pareggio rovinando così la festa agli uomini di Inzaghi, gli animi in campo si sono scaldati a tal punto da provocare una rissa in campo.

Cosa è successo

Succede tutto al 92', quando Leao entra in contrasto con Frattesi. Il portoghese trattiene il centrocampista azzurro, tra i due segue uno scambio di battute. Nei dintorni si trovano anche Theo Hernandez e Dumfries. Il francese sembra spintonare l'ex Sassuolo per riprendere la palla e fare ripartire il gioco.

L'olandese allora interviene per difendere il proprio compagno di squadra e si scaglia contro il difensore del Milan. Entrambi passano subito alle maniere forti, venendo accerchiati dal resto dei giocatori che faticano non poco a separarli. Interviene anche l'arbitro, che estraendo il cartellino rosso li rimanda negli spogliatoi. 

Ma non finisce qui. Pochi minuti dopo, altro scontro in campo, con Frattesi che cade in area dopo essere stato colpito sul volto da Calabria prima del corner a favore del Milan. Ne nasce un'altra mischia, dove il capitano rossonero rimedia l'espulsione per le feroci proteste che lo vedono entrare in contrasto anche con Lautaro. Sia Hernandez che Calabria non potranno dunque essere convocati per il match contro la Juve, in prorgramma sabato 27 alle ore 18.

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