Ibrahimovic furioso sull’arbitraggio di Empoli-Milan: "Chiediamo rispetto"

Il dirigente rossonero, a margine della conferenza di presentazione di Joao Felix, è tornato sugli episodi dell'ultima partita di campionato

"Chiedo solo rispetto per il Milan e per i nostri giocatori'. Ibrahimovic potrà appendere le scarpe al chiodo e indossare uno smoking, ma continuerà a non utilizzare mezzi termini quando deve farsi sentire. Gli strascichi degli episodi arbitrali molto dubbi in Empoli-Milan continuano e il dirigente rossonero, a margine della conferenza di presentazione di Joao Felix, ha raccontato cosa ha detto all'arbitro Pairetto, direttore di gara nel match contro i toscani.

 

 

Ibrahivomic su Joao Felix: "Somiglia a Kakà? È ancora giovane..."

Il Milan ha chiuso il mese di gennaio piazzando diversi colpi da mercato estivo più che di riparazione. Tra questi c'è ovviamente Joao Felix, che si è già presentato con un gol alla Roma: "Si è già presentato con un gol di magia, ma diamo il benvenuto oggi a Joao Felix - esordisce Ibra al fianco del portoghese -. È stato l'ultimo acquisto di questo mercato. È un grande talento, ha tanta esperienza, ma è ancora giovane e può crescere ancora. Abbiamo cercato un giocatore tra centrocampo e attacco per le partite bloccate, contro squadre chiuse: può fare la differenza. È un giocatore di magia e questa cosa ce l'hai o non ce l'hai. Conceicao lo conosce bene bene. La sua qualità parla per sé stesso. Noi siamo soddisfatti. Dobbiamo ora metterlo in condizione di fare il meglio possibile". Poi rivela quanto il suo acquisto sia stato voluto sia da lui che da Conceicao: "Quando è uscito il suo nome ne abbiamo parlato. Poi quando abbiamo deciso in 5 minuti abbiamo chiuso. Conceiçao lo ha voluto fortemente, lo conosce bene, è amico di suo figlio. Dopo che abbiamo deciso di puntare su di lui le cose sono andate La trattativa è andata veloce".

C'è chi si è già lanciato in un paragone con Kakà (tra l'altro idolo proprio di Joao), ma Ibra ridimensiona: "Difficile fare paragoni, non è nemmeno giusto. Contro la Roma ha fatto gol il cucchiaio, mentre con l'Empoli ha sbagliato. Gli ho già detto che doveva fare gol e chiudere la partita. La magia arriva una volta. Kakà era fluido, dinamico. A lui piace fare più giochini, Kakà era più concreto. Ma Joao è ancora giovane". 

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Milan

Ibrahimovic tra il nuovo modulo del Milan e il suo ruolo da dirigente

Il desiderio di Ibra, ora, è di vedere i quattro attaccanti contemporaneamente in campo? "Quando abbiamo fatto questo mercato abbiamo cercato di dare all'allenatore due squadre. Giochiamo tanto, servono alternative. Il mister ha tante opzioni ora. Se difendono possono giocare tutti insieme. Serve equilibrio, difendere e attaccare. L'importante è aver dato al mister due squadre e tante alternative. Tocca a lui decidere chi far giocare, nessuno ha il posto in campo garantito. Speriamo che Joao possa diventare anche lui una leggenda del Milan". Delle volte l'approccio della squadra alle partite non è stato sempre quello migliore: "Dipende da come prepari le partite. Contro le grandi squadre hai più motivazioni, ma deve essere la stessa cosa anche con le piccole. Si capisce subito il mood della squadra, poi il mister prova a cambiare questo mood. È importante avere la giusta continuità. Abbiamo avuto momenti alti e bassi, dobbiamo avere maggiore equilibrio. Ora le cose un po' sono cambiate, ma possiamo migliorare ancora. Ora ci sono più alternative. Il gioco del mister è intenso, serve intensità. La vera squadra esce a febbraio, prima è importante fare più punti possibili. Noi ora siamo un po' indietro e dobbiamo recuperare punti, ma siamo carichi dopo il mercato. Non eravamo contenti, ora questa squadre deve riportare in alto il Milan".

E sul passaggio da giocatore a dirigente, Ibrahimovic è un po' malinconico: "Ogni giorno è una nuova esperienza. Vorrei essere in campo ad aiutare la squadra, questa cosa mi fa rabbia, ma cerco di aiutarla da fuori. Siamo fiduciosi, siamo un team che lavoro per trovare le giuste soluzioni. Non è un one man show. Ogni giorno è un'esperienza. Oggi ho imparato che gli arbitri sotto l'AIA. Senza sorriso, la lettera arriva...".

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Milan

Ibrahimovic sull'arbitraggio di Empoli-Milan

L'espulsione molto dubbia di Tomori contro l'Empoli, e l'arbitraggio in generale, continua a far discutere. Ibra racconta cos'è successo a margine di quegli episodi: "Chiedo sempre ai giocatori di essere educati con l'arbitro. A metà tempo ho chiesto rispetto all'arbitro per i giocatori del Milan. Mi sono stupito che i giocatori hanno detto nulla perchè se gli va male sta fuori un anno. Tomori? E' la conseguenza di quando lasci andare avanti il gioco. Per noi non è accettabile, manderemo una lettera all'AIA, non è una situazione accettabile. Ci siamo trovati noi in uno in meno, mentre dovevano essere loro in 10 per il fallo su Walker. Poi lui arriva dalla Premier e non fa sceneggiate. Io chiedo rispetto per il Milan e per i suoi giocatori". 

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Milan

"Chiedo solo rispetto per il Milan e per i nostri giocatori'. Ibrahimovic potrà appendere le scarpe al chiodo e indossare uno smoking, ma continuerà a non utilizzare mezzi termini quando deve farsi sentire. Gli strascichi degli episodi arbitrali molto dubbi in Empoli-Milan continuano e il dirigente rossonero, a margine della conferenza di presentazione di Joao Felix, ha raccontato cosa ha detto all'arbitro Pairetto, direttore di gara nel match contro i toscani.

 

 

Ibrahivomic su Joao Felix: "Somiglia a Kakà? È ancora giovane..."

Il Milan ha chiuso il mese di gennaio piazzando diversi colpi da mercato estivo più che di riparazione. Tra questi c'è ovviamente Joao Felix, che si è già presentato con un gol alla Roma: "Si è già presentato con un gol di magia, ma diamo il benvenuto oggi a Joao Felix - esordisce Ibra al fianco del portoghese -. È stato l'ultimo acquisto di questo mercato. È un grande talento, ha tanta esperienza, ma è ancora giovane e può crescere ancora. Abbiamo cercato un giocatore tra centrocampo e attacco per le partite bloccate, contro squadre chiuse: può fare la differenza. È un giocatore di magia e questa cosa ce l'hai o non ce l'hai. Conceicao lo conosce bene bene. La sua qualità parla per sé stesso. Noi siamo soddisfatti. Dobbiamo ora metterlo in condizione di fare il meglio possibile". Poi rivela quanto il suo acquisto sia stato voluto sia da lui che da Conceicao: "Quando è uscito il suo nome ne abbiamo parlato. Poi quando abbiamo deciso in 5 minuti abbiamo chiuso. Conceiçao lo ha voluto fortemente, lo conosce bene, è amico di suo figlio. Dopo che abbiamo deciso di puntare su di lui le cose sono andate La trattativa è andata veloce".

C'è chi si è già lanciato in un paragone con Kakà (tra l'altro idolo proprio di Joao), ma Ibra ridimensiona: "Difficile fare paragoni, non è nemmeno giusto. Contro la Roma ha fatto gol il cucchiaio, mentre con l'Empoli ha sbagliato. Gli ho già detto che doveva fare gol e chiudere la partita. La magia arriva una volta. Kakà era fluido, dinamico. A lui piace fare più giochini, Kakà era più concreto. Ma Joao è ancora giovane". 

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Milan
1
Ibrahimovic furioso sull’arbitraggio di Empoli-Milan: "Chiediamo rispetto"
2
Ibrahimovic tra il nuovo modulo del Milan e il suo ruolo da dirigente
3
Ibrahimovic sull'arbitraggio di Empoli-Milan