Allegri mette Leao al centro. Ma se stecca, si gioca il Milan

Per Rafa già il pre-campionato sarà un esame: l’allenatore aspetta segnali. Il contratto scade nel 2028: a fine stagione andrà presa una direzione

MILANO - Rafa Leao è partito titolare già nella primissima amichevole della stagione milanista, quella che ha visto i rossoneri misurarsi contro Milan Futuro prima di partire alla volta della tournée asiatica. Nessuna sorpresa, visto che Massimiliano Allegri ha messo il portoghese al centro del progetto. Sempre lui, ancora lui. Perché Max, da allenatore esperto quale è, sa perfettamente che quando Leao è al top, pochi come lui fanno la differenza in Italia. Il problema, semmai è che in questi anni il ragazzo ha fatto vedere il suo talento a intermittenza. Col risultato che quando c’è stato bisogno di battere un colpo, a volte è stato proprio il Milan a sentire la mancanza del suo giocatore più talentuoso. E allora avanti comunque con Leao anche in questa stagione, per dargli un’altra possibilità di prendersi definitivamente la squadra e affermarsi come il top player europeo che potrebbe essere - ma che ancora non si è palesato del tutto. Con la consapevolezza, però, che per tutta una serie di motivi, potrebbe pure essere l’ultima chance.

La crescita di Leao

Rafa è arrivato dal Lille nel 2019, quando praticamente era ancora un ragazzino in cerca di affermazione su palcoscenici importanti. Il talento si è visto subito, però mancava ancora qualcosa: 6 reti nella prima stagione, poi 8. Poi, nell’anno di grazia 2022 con 14 reti complessive e tante prestazioni sensazionali guida il Milan allo scudetto. Leao sembra davvero diventato l’uomo franchigia del Diavolo, Milano è ai suoi piedi, i tifosi se lo coccolano e sono tutti convinti di aver trovato l’uomo sul quale costruire il Milan del futuro. Tre stagioni dopo, nessuno è più sicuro che possa esistere solo un Milan con Leao al centro del progetto per essere vincenti. Di quel gruppo scudetto ormai è rimasto praticamente solo lui - insieme a Maignan. Ma eccezion fatta per la stagione 2022/23, in cui ha segnato il record di gol in stagione (16 in tutte le competizioni), poi i numeri, tanto di gol, che in campo per deliziare la vista, sono scesi.

Allegri l'uomo giusto

Allegri è il tecnico giusto per cercare di ridare motivazioni a un giocatore che più di tutti in passato ha mostrato di poter fare la differenza per il Milan. Ma l’impressione è che mai come quest’anno da Leao ci si aspetti un campionato alla grande, altrimenti anche l’utilità del suo enorme talento al servizio del Milan potrebbe essere messa in discussione. Il contratto che lo lega ai rossoneri è valido fino al 30 giugno del 2028. Tra un anno, insomma, bisognerebbe decidere se proseguire ancora insieme o guardarsi attorno. Perché certo, a Leao, nonostante tutto, le pretendenti non mancano mai. Intanto perché ha un procuratore abile come Mendes, poi perché pure in una stagione non brillantissima come quella appena passata, non è calato il numero degli estimatori di rango. Dalla Spagna si sussurra che il Barcellona, già un anno fa affascinato dall’idea Leao, sia ancora interessato al profilo, e che Laporta e Mendes abbiano tirato in ballo anche il nome del portoghese nella cena per festeggiare il rinnovo di Yamal. Voci che per ora, in Italia non hanno forza: perché Rafa in questo momento è l’alfiere dello stendardo del nuovo Milan allegriano. Certo, ci si attende da lui che possa essere protagonista da prima di subito. Le amichevoli estive, contro un paio di avversarie di livello, potrebbero già mostrare un Leao meravigliao.

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Milan

Terracciano va subito tra i pali: 3-0 all’u23  

Prima di prendere l’aereo, amichevole in famiglia: il Milan ha battuto nella mattinata di sabato Milan Futuro, la squadra Under 23 guidata da Massimo Oddo, con il risultato di 3-0. Allegri, per la sua prima amichevole, ha scelto di schierare il Milan con un 4-3-3. In porta si è visto da subito Pietro Terracciano, la difesa a quattro era composta da Filippo Terracciano, Tomori e Pavlovic in mezzo (con Gabbia e Thiaw che hanno dato loro il cambio nella ripresa) e il giovane Bartesaghi a sinistra; centrocampo formato da Loftus-Cheek, Ricci e Bondo; in attacco il tridente Saelemaekers, Colombo e Leao. Niente amichevole per Pulisic, Fofana e Jimenez, ma sono tutti regolarmente partiti per Singapore. Nel primo tempo è stato Bartesaghi ad aprire le marcature milaniste, mentre nella ripresa sono andati a segno Gabbia e Liberali. Liberali, tra l’altro, è uno dei giovani che prenderanno parte alla tournée asiatica, insieme ai portieri Torriani e Reveyere, oltre a Magni (esterno difensivo), Comotto (centrocampista) e Dutu (centrale). Allegri e i suoi giocatori sono decollati in serata alla volta di Singapore, dove mercoledì 23 giocheranno al National Stadium contro l’Arsenal.

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MILANO - Rafa Leao è partito titolare già nella primissima amichevole della stagione milanista, quella che ha visto i rossoneri misurarsi contro Milan Futuro prima di partire alla volta della tournée asiatica. Nessuna sorpresa, visto che Massimiliano Allegri ha messo il portoghese al centro del progetto. Sempre lui, ancora lui. Perché Max, da allenatore esperto quale è, sa perfettamente che quando Leao è al top, pochi come lui fanno la differenza in Italia. Il problema, semmai è che in questi anni il ragazzo ha fatto vedere il suo talento a intermittenza. Col risultato che quando c’è stato bisogno di battere un colpo, a volte è stato proprio il Milan a sentire la mancanza del suo giocatore più talentuoso. E allora avanti comunque con Leao anche in questa stagione, per dargli un’altra possibilità di prendersi definitivamente la squadra e affermarsi come il top player europeo che potrebbe essere - ma che ancora non si è palesato del tutto. Con la consapevolezza, però, che per tutta una serie di motivi, potrebbe pure essere l’ultima chance.

La crescita di Leao

Rafa è arrivato dal Lille nel 2019, quando praticamente era ancora un ragazzino in cerca di affermazione su palcoscenici importanti. Il talento si è visto subito, però mancava ancora qualcosa: 6 reti nella prima stagione, poi 8. Poi, nell’anno di grazia 2022 con 14 reti complessive e tante prestazioni sensazionali guida il Milan allo scudetto. Leao sembra davvero diventato l’uomo franchigia del Diavolo, Milano è ai suoi piedi, i tifosi se lo coccolano e sono tutti convinti di aver trovato l’uomo sul quale costruire il Milan del futuro. Tre stagioni dopo, nessuno è più sicuro che possa esistere solo un Milan con Leao al centro del progetto per essere vincenti. Di quel gruppo scudetto ormai è rimasto praticamente solo lui - insieme a Maignan. Ma eccezion fatta per la stagione 2022/23, in cui ha segnato il record di gol in stagione (16 in tutte le competizioni), poi i numeri, tanto di gol, che in campo per deliziare la vista, sono scesi.

Allegri l'uomo giusto

Allegri è il tecnico giusto per cercare di ridare motivazioni a un giocatore che più di tutti in passato ha mostrato di poter fare la differenza per il Milan. Ma l’impressione è che mai come quest’anno da Leao ci si aspetti un campionato alla grande, altrimenti anche l’utilità del suo enorme talento al servizio del Milan potrebbe essere messa in discussione. Il contratto che lo lega ai rossoneri è valido fino al 30 giugno del 2028. Tra un anno, insomma, bisognerebbe decidere se proseguire ancora insieme o guardarsi attorno. Perché certo, a Leao, nonostante tutto, le pretendenti non mancano mai. Intanto perché ha un procuratore abile come Mendes, poi perché pure in una stagione non brillantissima come quella appena passata, non è calato il numero degli estimatori di rango. Dalla Spagna si sussurra che il Barcellona, già un anno fa affascinato dall’idea Leao, sia ancora interessato al profilo, e che Laporta e Mendes abbiano tirato in ballo anche il nome del portoghese nella cena per festeggiare il rinnovo di Yamal. Voci che per ora, in Italia non hanno forza: perché Rafa in questo momento è l’alfiere dello stendardo del nuovo Milan allegriano. Certo, ci si attende da lui che possa essere protagonista da prima di subito. Le amichevoli estive, contro un paio di avversarie di livello, potrebbero già mostrare un Leao meravigliao.

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Terracciano va subito tra i pali: 3-0 all’u23