“Allenatore bravissimo, dispiace molto”: Allegri e l’esonero di Tudor alla Juve

La conferenza stampa di Max alla vigilia di Atalanta-Milan: “Leao può fare anche 20 gol, Pulisic torna col Parma”
“Allenatore bravissimo, dispiace molto”: Allegri e l’esonero di Tudor alla Juve

Alla vigilia della delicata trasferta di Bergamo contro l’Atalanta, Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa con il consueto mix di lucidità e pragmatismo. Il tecnico rossonero dopo il pareggio contro il Pisa non ha cercato alibi, ha analizza le difficoltà di un calendario fitto e ha fatto il punto sulla situazione infortunati, con alcuni recuperi importanti in vista. Tra autocritica, difesa del gruppo e riflessioni sugli arbitri, l'allenatore ha provato a riportare calma e concentrazione nell’ambiente milanista, ricordando che la vera stagione si deciderà nei mesi di gennaio e febbraio. Poi ha detto la sua anche sul tema arbitrale, visti i numerosi errori, sul Var a chiamata e ha dato anche una rispota a Conte dopo le sue dichiarazioni post Napoli-Inter.

Atalanta-Milan, conferenza Allegri

Allegri ha presentato la sfida contro l'Atalanta, senza cercare alibi, e facendo chiarezza sulle condizioni della squadra: "Sapevamo che il calendario fino alla prossima sosta sarebbe stato pieno di partite complicate. Anche venerdì contro il Pisa ci siamo complicati la vita. Domani recupereremo Loftus-Cheek, mentre Pulisic contro il Parma ed Estupinan contro la Roma. Jashari? Da mercoledì con la squadra. Avrà bisogno di tempo. Cercheremo di organizzare un'amichevole durante la sosta: va riadattato alle partite e ci vorrà il suo tempo. ​Abbiamo un numero ristretto di giocatori, ma sufficienti a giocare". Su Nkunku: "Sta crescendo di condizioni, dopo le Nazionali è stao un po' fermo per un problema al dito. Deciderò se farlo partire dal primo o meno. Giocano gli stessi? Almeno si conoscono meglio. Questo è il momento più pericoloso per gli infortuni. Atalanta? Squadra fisica e tecnica, è uno scontro diretto per i primi quattro posti". Poi Max ha caricato anche Leao: "Credo che possa fare 15-20, l'attaccante vive per i gol. Deve migliorare dentro l'area, ha avuto occasioni e non le ha sfruttate. Deve essere più cinico, lui è bravo da fuori area". Su Gimenez: "Per me sta facendo bene, lavora molto per la squadra. Non è che se fa bene deve giocare e se non fa bene deve essere tenuto fuori. Un giocatore o è bravo o no, lui lo è. I gol li ha sempre fatti e inizierà a farli anche qui".

 

 

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Il caos arbitri e la "serenità del forte"

Poi il tema della conferenza è finito sugli arbitri: "Qual è il problema degli arbitri? Bisogna andare avanti, per forza. Arbitrare è difficile, soprattutto in questo calcio in cui la velocità è pazzesca. Il Var ha migliorato tantissime cose. Poi, quando quelle cose diventano soggettive, si creano delle discussioni, perché per me è giusto e per un altro no. Ci vuole un po' più di serenità nell'accettare le cose. Quando te le danno a favore siamo contenti e si chiude un occhio, quando ce le danno contro se ne apre anche un terzo di occhio. Gli arbitri sono giovani, sono bravi e devono fare esperienza. Vedete che tutto si sistemerà" - ha detto Allegri.

La spinta di Moreo su Gabbia 'non è abbastanza' secondo l'AIA: vi allenerete su quanto spingere? Hanno chiesto al tecnico rossonero: "A questa domanda non so rispondere. Noi dobbiamo pensare a cosa possiamo fare noi. Negli ultimi 5 minuti col Pisa, dovevamo avere la tranquillità di costruire tre azioni che ci potevano portare al gol, come l'ultima di Saelemaekers. In quel momento lì abbiamo giocato male, perché siamo andati tutti dentro l'area, lasciando andare due volte da solo Nzola nella nostra metà campo, rischiando poi di perdere la partita. Ecco perché noi non dobbiamo pensare alle situazioni arbitrali, ma al nostro. Ci serve la serenità del forte, che è la consapevolezza per cui in 5 minuti puoi vincere la partita. Il resto sono polemiche che non spetta a noi fare e che noi non dobbiamo fare".

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Allegri sull'esonero di Tudor

Anche Allegri ha parlato dell'esonero di Tudor alla Juve: "Mi dispiace molto, perché è un bravissimo ragazzo e un bravissimo collega". Poi è ritornato di nuovo sul tema arbitrale: "Cosa devono fare gli allenatori per aiutare gli arbitri? Ogni tanto sbaglio anche io perché mi arrabbio... Dovrei arrabbiarmi meno e rimanere più tranquillo. Spesso lo faccio, poi anche io sono umano e esco fuori dalla righe. Ma dovrei cercare di contenermi". Su Ricci:"Sta giocando in un ruolo che non è il suo nello specifico, ma sta facendo bene e sono molto contento. Deve migliorare sulla velocità di passaggio". Come affrontare il prossimo ciclo? Allegri è stato chiaro: "Domani c'è l'Atalanta, poi cerchiamo di arrivare alla sosta nelle migliori condizioni e poi di arrivare a fine dicembre in una buona dcondizione di classifica. La stagione del Milan si gioca a gennaio-febbraio: dovremo rimanere attaccati alle posizione Champions per poi giocarcele da marzo in poi. Non eravamo fenomeni prima e non siamo scarsi ora. Dobbiamo gestire le cose. Nel calcio c'è da vincere le partite, quindi c'è bisogno di fare e non di parlare". Su Fofana: "Sta crescendo anche dal punto di vista difensivo. Secondo me ha potenzialità straordinarie, lui stesso deve essere più esigente perché per qualità fisiche e tecniche può fare molto di più".

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"Non ho la sfera di cristallo". E sul Var a chiamata e Conte...

"Se è vero che ho chiesto una rosa corta? Il numero di giocatori che ho a disposizione l'ho deciso insieme alla società. Purtroppo, se avessi avuto la sfera di cristallo per vedere che a ottobre ci sarebbero stati 5 giocatori infortunati dopo la nazionale allora la società ne avrebbe presi altri. Ma ci sono cose positive: abbiamo visto che Bartesaghi è un giocatore che può avere un futuro nel Milan. De Winter è un giocatore da Milan, Ricci è un giocatore che può stare nel Milan. Quindi ci sono anche delle cose positive" - ha spiegato Allegri. Poi sulla frase di Conte che dopo Napoli-Inter ha detto che devono parlare gli allenatori e non i dirigenti: "Secondo me ci sono momenti in cui parla l'allenatore e altri in cui parlano i dirgenti, com'è sempre stato. Ma ognuno guarda in casa propria". Poi un'ultima cosa: "Se mi piacerebbe il VAR a chiamata? In Serie C c'è questa possibilità. Se hanno introdotto il VAR è normale avere anche un jolly da chiedere".

 

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Alla vigilia della delicata trasferta di Bergamo contro l’Atalanta, Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa con il consueto mix di lucidità e pragmatismo. Il tecnico rossonero dopo il pareggio contro il Pisa non ha cercato alibi, ha analizza le difficoltà di un calendario fitto e ha fatto il punto sulla situazione infortunati, con alcuni recuperi importanti in vista. Tra autocritica, difesa del gruppo e riflessioni sugli arbitri, l'allenatore ha provato a riportare calma e concentrazione nell’ambiente milanista, ricordando che la vera stagione si deciderà nei mesi di gennaio e febbraio. Poi ha detto la sua anche sul tema arbitrale, visti i numerosi errori, sul Var a chiamata e ha dato anche una rispota a Conte dopo le sue dichiarazioni post Napoli-Inter.

Atalanta-Milan, conferenza Allegri

Allegri ha presentato la sfida contro l'Atalanta, senza cercare alibi, e facendo chiarezza sulle condizioni della squadra: "Sapevamo che il calendario fino alla prossima sosta sarebbe stato pieno di partite complicate. Anche venerdì contro il Pisa ci siamo complicati la vita. Domani recupereremo Loftus-Cheek, mentre Pulisic contro il Parma ed Estupinan contro la Roma. Jashari? Da mercoledì con la squadra. Avrà bisogno di tempo. Cercheremo di organizzare un'amichevole durante la sosta: va riadattato alle partite e ci vorrà il suo tempo. ​Abbiamo un numero ristretto di giocatori, ma sufficienti a giocare". Su Nkunku: "Sta crescendo di condizioni, dopo le Nazionali è stao un po' fermo per un problema al dito. Deciderò se farlo partire dal primo o meno. Giocano gli stessi? Almeno si conoscono meglio. Questo è il momento più pericoloso per gli infortuni. Atalanta? Squadra fisica e tecnica, è uno scontro diretto per i primi quattro posti". Poi Max ha caricato anche Leao: "Credo che possa fare 15-20, l'attaccante vive per i gol. Deve migliorare dentro l'area, ha avuto occasioni e non le ha sfruttate. Deve essere più cinico, lui è bravo da fuori area". Su Gimenez: "Per me sta facendo bene, lavora molto per la squadra. Non è che se fa bene deve giocare e se non fa bene deve essere tenuto fuori. Un giocatore o è bravo o no, lui lo è. I gol li ha sempre fatti e inizierà a farli anche qui".

 

 

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