Dany Mota, la scalata: dal Monza alla chiamata del Portogallo

Con i suoi gol ha convinto il ct Martinez a convocarlo per le due amichevoli con Svezia e Slovenia. E ora sogna l’esordio al fianco dell’idolo Cristiano Ronaldo

MONZA - Quando ti alzi in volo e colpisci il pallone a mezz’aria in uno splendido gesto atletico, soprattutto se lo mandi alle spalle del portiere di turno, non fai in tempo ad atterrare sull’erba che il cellulare ti si riempie di messaggi e in rete iniziano a spopolare i tuoi video. È successo a Dany Mota Carvalho che giusto un paio di settimane fa, nella partita di Marassi con il Genoa, regalava ai tifosi del Monza e agli appassionati di calcio di tutto il mondo il gol più iconico che si possa immaginare: la rovesciata. Non dev’essere passata inosservata nemmeno dalle parti della Cidade do Futebol, dove lavora Roberto Martinez l’attuale selezionatore della nazionale del Portogallo. Sicuramente ne seguiva le prestazioni da un bel po’, altrettanto sicuramente i gol sono il richiamo più potente che gli attaccanti possono lanciare. Fatto sta che, al momento di rimpolpare i ranghi a causa di un paio di defezioni, l’ha scelto per la sua prima convocazione tra i grandi e chissà che non possa arrivare anche la prima presenza.

Dany Mota, l'esperienza con il Portogallo

Non si tratta però della prima esperienza in assoluto con la maglia del suo paese. Agli Europei Under 21 del 2022 Dany Mota era il punto centrale della Nazionale che è arrivata in finale e “panchinava” niente meno che Rafael Leao. In quella rassegna continentale segnò anche due gol all’Italia ai quarti di finale, uno dei quali in rovesciata. E ci risiamo. Perché quei colpi il ragazzo li ha nel sangue. Buon sangue futbolistico portoghese. Nato a Niederkorn, in Lussemburgo, da famiglia di fiere origini lusitane, comincia a giocare nel Pétange, poi la svolta e il passaggio alle giovanili della Virtus Entella, condividendo il campo con Nicolò Zaniolo. In Liguria fa l’esordio in Serie B e segna anche il primo gol italiano, in un Entella-Ternana del 17 aprile 2017, a 19 anni ancora da compiere. Dopo mezza stagione in prestito al Sassuolo, si fa notare al torneo di Viareggio (5 gol in 4 partite) e soprattutto nel momento del suo ritorno a Chiavari, spaccando la Serie C e contribuendo con 12 reti alla promozione in cadetteria.

Dany Mota, la Juve e Cristiano Ronaldo

Qui viene prelevato dalla Juventus e comincia la stagione 2019-2020 con l’Under 23: in Serie C ovviamente continua a segnare a raffica. In quei mesi in bianconero conosce il suo connazionale più famoso, Cristiano Ronaldo, ma prima di poter esordire in Serie A viene prelevato dal Monza per dare l’assalto finale alla promozione, che sarà, per lui, la seconda consecutiva. In quelle stesse settimane, il 14 febbraio del 2020, prima di un incrocio di campionato con gli ex compagni bianconeri di quella che ora si chiama Juve Next Gen, prima della Pandemia, prima di tutto, su queste stesse colonne, Mota Carvalho diceva: «È stato un piacere conoscere Cristiano Ronaldo, un giorno lo affronterò in Serie A». La profezia non si è avverata, ma solo perché il cinque volte pallone d’oro è migrato prima in Inghilterra e poi in Arabia Saudita.

Monza, Dany Mota protagonista

Perché il Monza nel frattempo in Serie A ci è arrivato e l’altro craque, quello di Chiavari, è ancora protagonista, come lo è stato in B e C, e continua a segnare gol speciali, in acrobazia, in serpentina, di tecnica, di rapidità e di potenza. Non pochi, sicuramente belli. In questi due anni al massimo livello del calcio italiano con la maglia biancorossa ne ha siglati nove, trenta in totale da quando è in Brianza, in 133 presenze. E ora tocca alla Nazionale di un paese nel quale non ha mai giocato ma che ha sempre voluto rappresentare, tanto da rifiutare gli approcci con il Lussemburgo. Il ritrovo con il suo idolo però è ancora rimandato, perché CR7 raggiungerà la squadra solamente dopo l’amichevole con la Svezia. Quel giorno però potrà stringergli la mano e ricordargli di quando vestivano insieme il bianconero, che ora è diventato rossoverde.

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