Napoli, Spalletti: "Juve? Ho caricato la squadra con un gruppo Whatsapp"

Le parole del tecnico a DAZN, nello speciale Linea Diletta: "Quest’anno abbiamo cambiato molto. Totti, Icardi e Insigne? Mi disturba che dicano che li ho fatti smettere"
Napoli, Spalletti: "Juve? Ho caricato la squadra con un gruppo Whatsapp"© Roberto Garavaglia/ag. Aldo Liverani sas

“Nella vita o sei quello che conduce o sei un passeggero. Quando si entra in campo a me piace una squadra che va a tentare di dare battaglia a qualsiasi avversario. Quando abbiamo giocato con il Barcellona, abbiamo pareggiato all’andata e abbiamo perso con diversi gol di scarto a Napoli ma a me è piaciuto di più l’atteggiamento di squadra quando abbiamo perso”. Si apre così l'intervista a Luciano Spalletti, che ha parlato del suo Napoli e della sua vita privata a DAZN, nello speciale “Linea Diletta“. "Calcisticamente parlando Napoli è una piazza importante - prosegue - e ambiziosa oltre che molto passionale. L’amore e la passione le vedi dal primo buongiorno al mattino, io lo apprezzo, mi arrabbio solo quando vedo che non viene riconosciuto l’impegno dei ragazzi, i tifosi devono stare tranquilli perché questo non mancherà mai". 

"Juve? Ecco come ho caricato la squadra"

Spalletti ha poi svelato un retroscena sulla delicata vigilia della trasferta di Torino contro la Juventus: "Quest’anno abbiamo cambiato molto, ma vedo che i nuovi sono già in sintonia con chi c’era già. Avremo bisogno di un po’ di tempo, ma abbiamo già dei leader e penso a Di Lorenzo, Rrahmani, Anguissa e Osimhen che potrà diventarlo. Di Lorenzo capitano? È stata una scelta facile, possiede le qualità per relazionarsi con i compagni e con gli avversari. Abbiamo anche un gruppo WhatsApp nel quale spesso ci confrontiamo, si chiama “Sarò con te”, l’ho usato nelle partite in cui sono stato costretto a rimanere a casa come la trasferta contro la Juventus. Ricordo che tutti volevano che non si giocasse per le tante positività al Covid, ma io scrissi che ero contento che ci facessero giocare perché ci eravamo allenati bene e perché chi c’era e aveva giocato poco fino a quel momento aveva una grande opportunità che è stata sfruttata. Andare a togliere ai ragazzi quella partita sarebbe stato ingiusto. Lì hanno fatto vedere che ci si poteva fidare di loro”.

"Punteremo sul 4-3-3"

Sulla sua strategia per la nuova stagione: "Bisogna andare dietro a quella che è una regola che ti impongono le qualità dei calciatori. Dobbiamo riuscire a sviluppare un piano tattico in cui i calciatori possano trovare le proprie migliori qualità ed esprimere tutto l’estro e la fantasia che posseggono. Quindi inizeremo dal 4-3-3, sperando che ci dia un gioco che possa essere apprezzato dai tifosi del Napoli. Loro hanno visto giocare campioni veri, sono dei veri intenditori e avendo visto Diego Maradona diventa difficile nascondergli qualcosa. Ti sgamano subito”.

Napoli, Spalletti vuole di più

"Koulibaly? Ho perso un leader"

Spalletti ha poi parlato dei suoi giocatori, vecchi e nuovi: "Kvaratskhelia? È un calciatore dal quale ci aspettiamo molto perché è andato a sostituire un campione che ha deciso di fare delle conoscenze nuove e altre conoscenze dopo tanti anni di calcio italiano. Koulibaly? Lui è una persona straordinaria, oltre ad essere un grandissimo campione. Fin dall’inizio è stato caloroso con tutti noi. Ogni mattina veniva in ufficio a salutarmi con i suoi abbracci. Nello spogliatoio è veramente il comandante: per me è come aver perso uno dei miei collaboratori. Di Lorenzo? Con lui è stato facile, è il mio capitano. Ad un ragazzo si dà la fascia perché ha equilibrio nel sapersi relazionare con compagni e avversari. Elmas? Con Mertens e Zielinski ho dovuto metterlo in altri ruoli ma lui è uno che saprebbe muoversi benissimo tra le linee“.

Spalletti su Totti, Icardi e Insigne

Poi su Totti, Icardi e Insigne: “Per loro ho fatto cose che per altri calciatori non avrei fatto. Mi disturba che dicano che li ho fatti smettere. Chi era presente sa tutto il bene che gli ho voluto. Per Totti, tutti sapevano che sarei andato via alla fine dell’anno e avrebbero potuto farlo continuare. Icardi non è andato via con me ma con Conte, avrebbe potuto usarlo. Con Insigne ho fatto di tutto per provare a convincerlo ma aveva già deciso di fare questa esperienza con la sua famiglia. La serie tv su Totti? Un po’ l’ho guardata e ne ho sentito parlare. Secondo me ciò che è sbagliato è che avrebbe avuto tanti contenuti per farla su di sé, invece l’ha fatta su di me e mi ha fatto diventare un personaggio famoso. Se mi avessero chiesto un parere, gli avrei dato la mia versione e avrebbero fatto il boom di ascolti”.

"De Laurentiis? C'è buon dialogo"

Sul suo rapporto con la squadra: "In un calcio così equilibrato, i dettagli fanno la differenza. Non mi alzo la mattina e spero che accadano le cose, farò di tutto purché accadano. Vince chi si prepara meglio. Far credere ai propri calciatori di avere delle qualità anche superiori a quelle che hanno, può diventare lo sbocco per diventare una grande squadraA me piacciono calciatori pronti a mettersi a disposizione, che non vanno a calpestare il lavoro degli altri“. Invece con De Laurentiis: “Tutti scommettevano che sarebbe stata dura arrivare in fondo alla stagione. Spesso ci incontriamo, abbiamo i nostri punti di vista ma per ora c’è un buon dialogo. Probabilmente, anche inconsciamentesiamo stati tutti e due cavallo e cavaliere. Lui è un presidente tosto, gli piace dirci le cose in faccia”.

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