De Laurentiis non libera Giuntoli! E la lista allenatori arriva a 40 nomi…

Il presidente del Napoli trattiene il ds promesso sposo alla Juve: “Perché fate ancora queste domande?”

"Prossimo allenatore del Napoli? Io da oggi mi sono impegnato per verificare una lista che da 22 nomi è salita a 40 nomi. Devo cominciare a verificarne la disponibilità, se sono adatti a un 4-3-3, adatti a linea di difesa e attacco alte. E' un discorso che richiede tempo, poi bisogna capirne il carattere, bisogna capire se sono culturalmente immettibili nella cultura partenopea. Sono delle interviste che non si possono risolvere in pochissimo tempo. Poi devi dare anche la possibilità alla controparte di non accettare. La controparte deve capire cosa sta negoziando, deve capire chi ha di fronte. Deve esserci uno scambio di interesse. Il 4-3-3 deve essere quello e non può essere altro". Lo ha dichiarato Aurelio De Laurentiis durante la presentazione, a Posillipo, della seconda parte del ritiro estivo del Napoli a Castel di Sangro. 

Napoli, De Laurentiis, Giuntoli e il mercato

Su Giuntoli, accostato alla Juventus: "Lui è un direttore sportivo, ha un contratto con noi fino al 30 giugno 2024, quindi non vedo il motivo della domanda". Sul mercato: "L'anno scorso abbiamo inaugurato un ciclo e mi auguro che possa andare avanti per anni. Adesso dobbiamo cercare di rafforzarci ancor di più in Europa. A me non ha dato molto fastidio la partita di Champions a Milano o la partita di Champions a Napoli. Mi ha dato molto fastidio la partita di campionato giocata pochi giorni prima, col Milan, persa così malamente. Quella mi ha sconcertato. Là può esserci stata una svista arbitrale, delle sviste del VAR. E poi c'è stata la nostra pecca di sbagliare un rigore". E sul nuovo allenatore da scegliere aggiunge: "Non mi pongo mai delle date. Poi c'è sempre la chimica, uno può anche sbagliarsi. Prima potrò decidere e più sarò soddisfatto di essere operativo sul piano degli orali, prima degli scritti durante i ritiri. Dal mio punto di vista, se vogliamo essere davvero logici, vogliamo dire che il tempo limite massimo è il 27 giugno? Perché se io entro il 27 di giugno ho un allenatore pronto a sedersi con noi, dal 27 in avanti ho sedici giorni per calibrare l'organizzazione, come si deve muovere e come ci dobbiamo comportare".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

De Laurentiis sulla finale di Conference League

Il presidente del Napoli vedrà la finale di Conference tra Fiorentina e West Ham? "Sì, la guarderò, ma non tanto perché io sia interessato a Italiano. A Italiano ho fatto i complimenti andando a salutarlo nello spogliatoio, evitando qualcun altro, quando ci ha battuto con lo Spezia qualche anno fa al Maradona. Italiano è un bravissimo allenatore, ma è impegnato con la Fiorentina. Non è corretto andare a rompere gli equilibri in un club di amici, che la pensano come me, che fanno le battaglie con me. Poi se Italiano dovesse decidere lui di rompere gli equilibri col suo club, allora io a quel punto potrei anche prenderlo in considerazione. Ma nella mia lista di 40 nomi io non l'ho messo perché sapendo che ha un contratto".

De Laurentiis ancora su Giuntoli

All'ennesima domanda su Giuntoli, De Laurentiis interrompe così il giornalista: "Ma perché dobbiamo parlare del direttore sportivo? Ho già detto ciò che è. Voi siete venuti qui per partecipare a una conferenza stampa sul ritiro. Il Napoli è considerato il 17esimo club al mondo, perché si deve parlare del direttore sportivo? Una figura per quanto importante non centrale per la prossima stagione, che non sarà basata su un direttore sportivo".

De Laurentiis e gli alleati in Lega

Interpellato sul tema stadio, De Laurentiis spiega come stanno attualmente le cose: "Il calcio italiano è indietro di almeno dieci anni. Questo vuol dire che abbiamo molte cose da cambiare. Ma quelle cose che non andavano bene 5-10 anni fa non si possono cambiare oggi come le avremmo cambiate allora. Un bel giorno convocai tutti voi giornalisti, dopo la Serie A, e vi spiegai la differenza tra stadio reale e stadio virtuale. E da quel momento lì questo stadio virtuale è cresciuto, siamo passati ad altre televisioni, io dico da anni che dovremmo avere il nostro canale della Lega. E' chiaro però che se hai dei fondi tra gli altri club, con chi parli? Chi sono i miei compagni di rotta? La Fiorentina la pensa come me, Friedkin della Roma la pensa come me, Scaroni del Milan, che è un top manager, la pensa come me. Quindi bisogna capire chi sono quelli interessati alle vie più semplici. Io spiego che se vengono i fondi, voi dovete spiegarmi questi fondi cosa ne sanno di calcio. Fare il driver di un club calcistico non è semplice, bisogna avere skills e conoscenza. Io sono un imprenditore, le mie progettualità non sono mai scriteriate".

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"Prossimo allenatore del Napoli? Io da oggi mi sono impegnato per verificare una lista che da 22 nomi è salita a 40 nomi. Devo cominciare a verificarne la disponibilità, se sono adatti a un 4-3-3, adatti a linea di difesa e attacco alte. E' un discorso che richiede tempo, poi bisogna capirne il carattere, bisogna capire se sono culturalmente immettibili nella cultura partenopea. Sono delle interviste che non si possono risolvere in pochissimo tempo. Poi devi dare anche la possibilità alla controparte di non accettare. La controparte deve capire cosa sta negoziando, deve capire chi ha di fronte. Deve esserci uno scambio di interesse. Il 4-3-3 deve essere quello e non può essere altro". Lo ha dichiarato Aurelio De Laurentiis durante la presentazione, a Posillipo, della seconda parte del ritiro estivo del Napoli a Castel di Sangro. 

Napoli, De Laurentiis, Giuntoli e il mercato

Su Giuntoli, accostato alla Juventus: "Lui è un direttore sportivo, ha un contratto con noi fino al 30 giugno 2024, quindi non vedo il motivo della domanda". Sul mercato: "L'anno scorso abbiamo inaugurato un ciclo e mi auguro che possa andare avanti per anni. Adesso dobbiamo cercare di rafforzarci ancor di più in Europa. A me non ha dato molto fastidio la partita di Champions a Milano o la partita di Champions a Napoli. Mi ha dato molto fastidio la partita di campionato giocata pochi giorni prima, col Milan, persa così malamente. Quella mi ha sconcertato. Là può esserci stata una svista arbitrale, delle sviste del VAR. E poi c'è stata la nostra pecca di sbagliare un rigore". E sul nuovo allenatore da scegliere aggiunge: "Non mi pongo mai delle date. Poi c'è sempre la chimica, uno può anche sbagliarsi. Prima potrò decidere e più sarò soddisfatto di essere operativo sul piano degli orali, prima degli scritti durante i ritiri. Dal mio punto di vista, se vogliamo essere davvero logici, vogliamo dire che il tempo limite massimo è il 27 giugno? Perché se io entro il 27 di giugno ho un allenatore pronto a sedersi con noi, dal 27 in avanti ho sedici giorni per calibrare l'organizzazione, come si deve muovere e come ci dobbiamo comportare".

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