Kvaratskhelia e la sfida Napoli-Real: "Guti, Ronaldo e i sogni da bambino"

Il georgiano si è raccontato ad As in vista della sfida del Maradona in Champions League: scudetto, obiettivi e ringraziamenti a Spalletti

"Sono cresciuto guardando il Real Madrid in Tv". Kvaratskhelia non ha mai nascosto il suo debole per i blancos, soprattutto perché tra i suoi idoli c'erano Guti e Ronaldo. Ecco perché quella di questa sera al Maradona è e sarà una partita speciale per il georgiano. "Impossibile non essere felici in una notte come questa" ha proseguito l'esterno del Napoli, intervistato proprio da As in vista della sfida Champions. Nonostante la tensione e l'attesa l'attaccante si è lasciato andare anche a una battuta: "In Georgia tanti tifosi del Real? Ora anche del Napoli". Semplicità e genuinità, la stessa che ha messo in campo ma sempre con lo sguardo verso l'alto: "Vogliamo superarci in Europa e il tempo dirà quale sarà il nostro cammino".

Kvaratskhelia, sogno Georgia e idoli Guti-Ronaldo

Appena 22 anni ma le idee sono già chiare soprattutto dopo uno scudetto vinto da protagonista con la maglia del Napoli. Kvaratskhelia è così: talento puro, estro, genio. Dribbling come repertorio da custodire, gli stessi con cui riesce a rispondere alle domande anche più complicate: "Il momento no arriva per tutti. Sai che non puoi essere sempre all'altezza. Devi averne la consapevolezza e lavorare per migliorare. Le critiche non le ascolto, ma voglio essere utile per la squadra. Il gol all'Udinese una bella liberazione". Dalle critiche al sogno del piccolo Kvicha: "Seguivo Guti e Ronaldo. Mi ispiravo a loro vedendoli nel Mardrid. Quando mi ha chiamato Guti per la maglia non ci credevo e ho avuto anche la possibilità di scambiarci qualche messaggio". I sogni, però, non sono finiti qui: "Tutti vogliono il Pallone d'Oro, ma quest'anno penso sia di Messi. Georgia? Voglio giocare un Europeo o un Mondiale" e poi "voglio vincere tutto quello che è possibile vincere". 

Intanto il primo trofeo (lo scudetto in Serie A) è già in bacheca: "Senza i tifosi non saremmo arrivati così lontano. Sono grato a loro per tutto l'affetto e sentirsi così ti dà un'energia diversa. L'anno scorso tutto ha funzionato per il verso giusto. Numeri? Merito di un gruppo e uno staff incredibili". E sui festeggiamenti: "La gente ha festeggiato per mesi. Noi abbiamo capito quello che avevamo ottenuto dopo la vittoria contro la Juve ad aprile... i tifosi hanno bloccato un'autostrada, non ci credevo". In chiusura sul cambio in panchina: "Voglio ringraziare Spalletti perché ha fatto esplodere il mio potenziale. Garcia è un grande allenatore, stiamo migliorando per imparare il suo modo di giocare. Presto raggiungeremo la nostra versione migliore". 

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