Uno scatto bruciante dalla poltrona in tribuna autorità allo spogliatoio del suo Napoli sotto di due gol al termine del primo tempo. De Laurentiis aveva reagito in maniera furente di fronte a quello spettacolo sconcertante e aveva sentito forte l’esigenza di dover scuotere la squadra letteralmente in bambola al cospetto di avversari per nulla tremebondi.
Con quel Napoli così in confusione, il patron ha dovuto anche spezzare il rituale sacro di uno spogliatoio dove durante il match devono esserci soltanto quelli strettamente coinvolti all’evento gara. Risultato? Nel secondo tempo la squadra ha reagito in maniera forte, ha recuperato due gol e ha sperimentato un nuovo modo di giocare: il 4-2-3-1 che diventa 4-4-2 in fase di ripiegamento. E se Kvaratskhelia avesse avuto più lucidità nel tiro, il Napoli avrebbe anche potuto portare a casa il primo successo stagionale contro una squadra di rango.
Gli introiti dalla Champions
Non è successo e gli azzurri si sono dovuti accontentare di un pareggio che non basta per restare all’interno della zona Champions. Ed è questo il vero motivo che ha portato De Laurentiis a reagire al termine del primo tempo, ad entrare nello spogliatoio e scuotere una squadra letteralmente intontita: gli 80 milioni provenienti dalla Champions sono vitali per la tenuta dei conti. Il vero obiettivo del patron è questo, anche se i numeri raccontano che gli azzurri potrebbero ancora lottare per il titolo, e le prossime tre sfide saranno un’altra tappa per capire se la squadra ha veramente reagito e se continuerà ad avere la stessa intensità mostrata nel secondo tempo del match contro il Milan