Conte sulla Champions: dal ristorante...alla spesa
Giusto un anno fa, proprio da Dimaro, Conte parlava dei troppo gol subiti dal Napoli: "Noi l'anno scorso a Dimaro eravamo veramente in pochi. Partivamo praticamente da zero a livello di conoscenza mia e di calciatori, oggi lavoriamo dopo un anno di lavoro e c'è una base importante da cui ripartiremo, cercando di migliorarla. Ci stiamo già lavorando, ho già fatto vedere ai ragazzi cose positive e cose che non siamo riusciti a fare. Mi auguro che, con un anno di lavoro in più, non si parte da zero. Per me questo è molto importante, al tempo stesso dobbiamo introdurre in questi meccanismi i nuovi calciatori. Dovrò essere bravo io ma anche i calciatori stessi. Sicuramente l'anno scorso a livello difensivo siamo stati bravi, penso che dobbiamo migliorare nel cercare di fare più gol, dove l'anno scorso non siamo stati così realizzativi per quanto creato. Ma c'è sempre da migliorare. L'anno scorso lamentai in rosa la mancanza di certi giocatori e stiamo cercando di sopperire".
E sulla preparazione: "Non cambia più di tanto, tu prepari l'annata, chiaro che l'anno cambia perché non avremo una settimana e giorni precisi da dedicare al lavoro fisico e tattico, ma avremo meno tempo e quando hai tante competizioni devi sfruttare il momento, pure un momento dopo la partita, cercare di dare qualcosa a chi gioca meno, bisogna riuscire ad allenare tutti e la forza dell'anno scorso è stata questa e chi è entrato stava bene, merito a tutti i calciatori utilizzati di meno e che erano in perfetta forma, allenandosi al meglio nonostante lo spazio ridotto. Dovremo sfruttare qualsiasi tipo di spazio per allenare tutta la rosa, l'anno prossimo ci sarà più spazio per tutti perciò dovremo alzare la qualità e non avere differenza tra i giocatori".
Il Napoli torna in Champions League, e Conte...: "Per noi sarà stimolante sicuramente. Io ho fatto sei annate da allenatore in Europa, prendendo sempre squadre che prima non facevamo la Champions, squadre in ricostruzione. Io posso capire che mi si chiedano i miracoli, ma ci sono fatti che non possono essere trascurati. La Champions è un percorso, sicuramente io devo avere pazienza a stare più anni in un club perché così costruisci davvero. Le altre volte sono andato via, ma ho lasciato anche una struttura che poi si è presa le sue soddisfazioni. Sei partecipazioni sono poche, se si confronta ad esempio col Manchester City. Io sono comunque il primo a essere stimolato, poi sappiamo che la lotta delle italiane con le altre è impari. Noi sappiamo chi siamo, siamo orgogliosi di chi siamo, ma sappiamo anche i nostri limiti. La possibilità di spesa è totalmente diversa. Dobbiamo cercare col nostro meglio di dare fastidio, come successo lo scorso anno. Saremo armati, questo deve essere il messaggio per tutti quanti".