"La fede muove le montagne, la pazienza raggiunge le cime". Già la pazienza, un termine che Tchaouna usa spesso sotto i suoi post con la dicitura "As Sabr". Una mantra per il classe 2003 francese perché ogni cosa ha il suo tempo, bisogno soltanto avere la pazienza di aspettare. Nessuna fretta, ma soltanto dedizione e lavoro per migliorarsi e guadagnare la fiducia dell'allenatore. Una parola per riassumere la prova offerta dall'attaccante nel match di Coppa Italia contro la Sampdoria. Un'occasione sfruttata alla grande e concessagli da Inzaghi per capire a che punto sia del suo percorso di maturazione. In estate l'arrivo dal Rennes a titolo definitivo e poche occasioni con Sousa per mettersi in mostra, soltano spezzoni a gara in corso, ma pochi drammi perché Tchaouna predica pazienza. "Le cose belle hanno il passo lento" e la doppietta contro i blucerchiati arriva nel momento giusto.
Tchaouna, dalla Francia all'Italia: la sua storia
Per capire di più della storia di Loum Tchaouna bisogna fare un passo indietro. Lui è originario del Ciad, uno stato dell'Africa, ma è stato naturalizzato francese. In Francia è cresciuto e ha mosso i primi passi nel calcio, più precisamente nel Rennes. Qualità sopra la norma rispetto ai ragazzi della sua età e ben presto ha assaggiato anche l'esordio tra i professionisti. In Ligue 1 si è fatto conoscere appena 18enne salvo poi fare un leggero passo indietro per trovare continuità. L'anno scorso ha giocato nel Digione in Ligue 2, la serie B francese, dove ha potuto mettersi in mostra anche se non così prolifico come magari ha dimostrato nelle nazionali giovanili.
L'attaccante è sempre stato uno dei punti di riferimento delle selezioni giovanili della Francia e all'Europeo con l'U19 nel 2022 è stato anche capocannoniere. Una rassegna dove ha fatto male anche all'Italia di Nunziata nel 4 a 1 dei transalpini: due gol con un mix di potenza, tecnica e qualità. Destro e sinistro il modo in cui ha inchiodato gli azzurri e portato a casa un successo prezioso per i suoi. Qualità ben riconoscibili all'interno di un sistema: duttile perché può ricoprire più ruoli nel reparto offensivo, rapido, veloce e fisico. Dalle reti con la Nazionale al Bel Paese, perché l'Italia, forse, è sempre stata nel destino di Tchaouna: in estate è arrivata la chiamata della Salernitana e dubbi non ne ha mai avuti. L'abbraccio con Inzaghi e gli elogi...