Torino, Juric ha firmato: Cairo ci crede, ma rischia

È atteso solo l'annuncio: il presidente granata non potrà usare il tecnico croato come specchio per le allodole né fare il solito mercato dell’ultimo minuto
Torino, Juric ha firmato: Cairo ci crede, ma rischia© www.imagephotoagency.it

TORINO - Dalle firme per svincolarsi dal Verona, a quelle che lo legano al Torino: tre anni di contratto a 2 milioni netti a stagione, questa l’offerta rivolta da Cairo a Ivan Juric, che ha accettato e messo il suo nome sulle carte che lo certificano quale nuovo tecnico granata. Manca l’ufficialità, ma il dado è tratto. Nonostante la salvezza guadagnata rimettendo in sesto una baracca pericolante per renderla una abitazione quanto meno sicura, e l’ottimo rapporto creato con l’ambiente in virtù del buon lavoro svolto e della pulizia di atteggiamenti e parole, Davide Nicola proseguirà altrove il proprio percorso. Un cambio, quello che ha portato il croato al Toro, al quale ora dovranno seguirne tanti altri.

Juric per ricostruire il Toro

Iniziare con Juric può aprire a stagioni di crescita e risultati soddisfacenti: metterlo sotto contratto per calmare la piazza senza accontentarlo sul mercato e in tutte le strategie che competono a un allenatore - molte, nella visione dell’ex gialloblù - potrebbe risultare fatale. Non è un aziendalista, cioè un uomo prima che un tecnico facile al compromesso, semmai un uomo prima che un tecnico disposto ad andarsene come è arrivato, se la dinamica fosse quella dell’ingerenza o della promessa non mantenuta. La scelta di Cairo è chiara, come senza ombre dovrà essere la volontà di ricostruire il Toro non passando unicamente o quasi dal cambio di allenatore.

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