Toro, Juric bussa già per gennaio: "Con qualuno forte si può migliorare tanto"

Rinforzi mirati per il mercato di metà stagione, con Vagnati che dice: "Gli daremo giocatori col motore fresco, ma..."
Toro, Juric bussa già per gennaio: "Con qualuno forte si può migliorare tanto"© Marco Canoniero

TORINO - Il mattinale odierno comincia in realtà da venerdì scorso: vigilia del derby, conferenza di Juric. Ore 13 e 15 minuti speranza più speranza meno: "Questa squadra potrà crescere tanto quando recupereremo gli infortunati e se continueremo nei progressi e a lavorar bene e avremo anche un po’ meno sfortuna". E dopo: "Abbiamo molti giovani dai grandissimi margini di miglioramento in primo luogo perché mostrano un’applicazione fantastica nel lavoro". Li enumera: "Mandragora, Singo, Bremer, Aina, Brekalo, Buongiorno, Pobega, Pjaca, Lukic, Zima…". Puntualizza: "La mia più grande gioia è vederli lavorare. Io mi incazzo per mille altre cose intorno che vedo". Conclude: "Questa squadra può crescere tanto mettendo un po’ di giocatori ancora più forti". Intanto c’è già "un prospetto molto interessante". Ma non può essere abbastanza. 

Juric ha già dimostrato le sue capacità

Sabato, poco prima del derby, ore 17 e 30 minuti frase più frase meno. Vagnati: "Io penso che abbiamo un grande allenatore che prepara benissimo le partite. Dobbiamo mettergli a disposizione giocatori che abbiano motore e freschezza". La domanda di oggi è: quando? Al terzo campionato post preliminari di Europa League, dopo una rivoluzione societaria a ogni livello, dopo un siluramento tra ds, dopo l’avvicendamento di 5 allenatori, dopo tutto questo (2 stagioni con la B negli occhi) e quell’altro (i duri sfoghi di Juric a fine agosto sulle promesse non mantenute), il pensiero societario vigente è: "Per noi il futuro conta, sì. Ma dopo due stagioni difficili, conta il presente: vogliamo raggiungere obiettivi che in questi anni non siamo riusciti a raggiungere". Sempre Vagnati e sempre sabato. Però sembrava di sentire Cairo in versione esattore di risultati. Al di là della carriera in crescendo, al di là dell’ultimo biennio alla guida di un Verona splendidamente sopra le righe, al di là dei successi sul prato e delle plusvalenze a tavolino, dopo 7 giornate Juric ha già dimostrato anche qui le sue capacità di tattico e motivatore, di conducator e psicologo. Di allenatore a tutto tondo che vale tanto, perché fa valere tanto di più le squadre. Toro, alzati e cammina: e corre persino, figuratevi.

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