TORINO - Tutto è cominciato il 23 gennaio, allo Stadio Grande Torino, contro il Sassuolo. Berardi vede l’uscita incerta di Milinkovic-Savic e mette in mezzo un pallone che il gigante serbo segue con lo sguardo senza intervenire, rinculando verso la porta che non riesce più a coprire: Raspadori ha lo specchio aperto e mette in rete, complice una piccola deviazione di Lukic che contribuisce a spiazzare ulteriormente l’estremo difensore granata, mal posizionato. Sì, la vertiginosa discesa di Vanja è iniziata qui. Per poi proseguire a Udine (due papere nel recupero, una di piazzamento sulla punizione di Molina e l’altra doppia: perde palla e poi provoca il rigore trasformato da Pussetto), in casa contro il Venezia (spettatore sul cross di Crnigoj per la testata vincente di Haps) e, infine, nel derby: di nuovo assente sul corner per De Ligt.
Nel girone d'andata aveva conquistato la fiducia di tutti
Ormai il più delle volte non esce, sta impietrito in porta e come se non bastasse nella posizione sbagliata. Adesso anche in casa granata cominciano a chiedersi cosa sia successo a Milinkovic dopo l’assenza per Covid. Soprattutto alla luce di un girone d’andata importante, in cui il portiere dopo lo scetticismo iniziale si era conquistato la fiducia di tutti [...]