Toro, niente alternative: subito esame per Lukic-Ricci

Crescono le responsabilità per i due centrocampisti. Al bosniaco la fascia di capitano. Juric respira: mancano solo Zima e Vojvoda
Toro, niente alternative: subito esame per Lukic-Ricci

TORINO - Ieri lavoro tecnico e tattico. Intensità massima, come sempre. Nel tardo pomeriggio Ivan Juric ha parlato tanto, puntualizzando alcuni concetti e presentando le insidie di una Coppa Italia che per il Toro diventa un obiettivo di primaria importanza. A maggior ragione ora, che il campionato deve ancora iniziare. Quello di domani alle 21.15 è un test importante per capire quanto i giocatori attualmente in rosa siano sintonizzati col progetto tecnico. Difficile, infatti, immaginare che la sfida contro il Palermo possa dare un'idea chiara sul tipo di stagione che affronterà la squadra di Juric: il mercato langue e i rinforzi che servono davvero stanno tardando ad arrivare. Mancano, in modo particolare, i sostituti dei partenti Bremer, Belotti, Praet e Pobega: numericamente, tatticamente, tecnicamente e caratterialmente. Insomma, manca la spina dorsale di quello che sarà l'undici tipo.

Chi c'è, però, ha la ghiotta possibilità di far vedere di meritare il Toro. Da protagonista e non da comprimario. Le ultime indicazioni provenienti dal Filadelfia delineano un buon prospetto sui giocatori recuperati per la gara coi rosanero: Djidji c'è, Izzo anche, Buongiorno quasi sicuramente sì e Pellegri idem. Ai box rimangono soltanto due pedine: gli infortunati Vojvoda e Zima, che Juric rivedrà verso fine agosto. Gli altri ci sono tutti, nonostante il pessimismo che si respirava dopo l'amichevole di sabato scorso contro il Nizza, che aveva finito per ridurre all'osso la retroguardia. Per quanto riguarda l’undici che affronterà il Palermo, le certezze del tecnico granata sono tutte in mezzo al campo. Sebbene servano gli scongiuri, perché semmai si dovessero fermare loro allora saranno dolori. Sasa Lukic e Samuele Ricci sono diventate due pedine insostituibili.

Giocatori forti, di personalità e talento, che al momento si ritrovano con una concorrenza limitata dopo la partenza di Rolando Mandragora: solo Linetty, Segre e Garbett possono rimpiazzare i due titolari in caso di necessità. Per Lukic questa sarà la stagione della consacrazione: fascia da capitano al braccio dopo l’addio di Belotti, ha tutte le carte in regola per prendere il Toro sulle proprie spalle e trascinarlo. A lui si chiede la prosecuzione di un percorso già ben avviato l’anno scorso: gol, assist e giocate illuminanti fanno parte del suo repertorio. Anche Ricci avrà responsabilità maggiori. L’apprendistato del girone di ritorno dell’ultimo campionato gli è servito per capire le richieste di Juric. È cresciuto tantissimo da aprile in avanti e anche in Austria si è messo in mostra: sembra un veterano per il modo che ha di stare in campo e per l’equilibrio che garantisce a tutta la squadra. Quello con Lukic è già un binomio di ferro per la mediana del Toro. La coppia per antonomasia del futuro granata.

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