Milinkovic-Savic al Mondiale con la Serbia e con la testa al Torino

Il portiere granata è stato titolare contro il Bahrain e vive la grande attesa per il debutto di giovedì contro il Brasile
Milinkovic-Savic al Mondiale con la Serbia e con la testa al Torino

TORINO - Bisognava avere tanta, ma tanta pazienza con lui. Ma la lunga attesa del Toro è stata ripagata. Perché Vanja Milinkovic-Savic oggi è una certezza. Ha ancora qualche difetto da limare, questo è innegabile: a volte ha troppa fretta nel forzare la giocata coi piedi, ma anche la lettura nelle uscite è un aspetto da perfezionare. Però il salto di qualità fra i pali è stato evidente ed è frutto di un lunghissimo lavoro da parte del Toro, che ha avuto il merito di aspettarlo. Questa è una grande vittoria di tutti: della società che ha scommesso sul gigante serbo nel 2017, di Davide Vagnati che ha spinto per renderlo il titolare della porta nella gestione Juric e dello stesso tecnico croato, che non si è arreso di fronte agli errori dell'anno scorso. Anzi, prima di iniziare questa stagione ha agito senza pre-concetti: ha visto maturato Vanja sin dal ritiro in Austria e gli ha riconsegnato le chiavi di una porta che adesso è al sicuro, con buona pace di Etrit Berisha. Adesso per Milinkovic-Savic, che sta trattando il rinnovo di contratto col Toro, si spalancano le porte del Mondiale. Ci arriva con una Serbia che, se dovesse passare indenne gli ostacoli del girone (raggruppamento che annovera la presenza del Brasile, per cui la corsa va fatta sul secondo posto), può diventare una vera e propria mina vagante della fase ad eliminazione diretta in Qatar.

Vanja vuole farsi trovare pronto

Ieri Vanja ha disputato da titolare l'intera gara contro il Bahrain: amichevole che serviva per testare la sua nazionale, uscita vincitrice per 5-1 dal confronto con la selezione asiatica. Indizio per la titolarità al Mondiale? In tal senso non ci sono ancora certezze. Già, perché il ct Dragan Stojkovic non ha ancora scelto il numero uno della Serbia. Milinkovic-Savic si gioca il posto con Predrag Rajkovic, estremo difensore del Maiorca. Quest’ultimo, in Spagna, sta facendo molto bene: ha subito appena 13 gol in 14 partite in Liga, dimostrando di essere un elemento molto affidabile. Per questo motivo Stojkovic tiene aperto il discorso portieri, senza precludersi una scelta definitiva proprio a ridosso dell’esordio in Qatar contro il Brasile previsto per giovedì alle ore 20. In ogni caso, Milinkovic-Savic lavora per farsi trovare pronto, per arrivare al top della condizione nell’appuntamento più importante della sua carriera. Per la Serbia questo può essere un Mondiale intrigante: la squadra ha talenti sparsi in tutti i reparti, motivo che la rende molto temibile anche per la corazzata Brasile. Vanja è pronto per giocare: è cresciuto in termini di concentrazione, è diventato maturo e consapevole, sia della propria forza che dei propri limiti.

Il Toro è pronto a blindarlo

Al Toro è molto stimato, come testimoniano le recenti parole di Juric sul suo conto: «Ha tutte le caratteristiche di un grandissimo portiere. L’anno scorso ha avuto delle difficoltà, capita quando non hai continuità per tanto tempo, ha dei cali di concentrazione ma quando è sul pezzo diventa veramente un giocatore forte. Sta facendo benissimo, deve continuare così». Al rientro a Torino, il club granata intenderà blindarlo. Sono già iniziati i dialoghi col suo procuratore Mateja Kezman, ma è ancora presto per la fumata bianca. Milinkovic-Savic rinnoverà, su questo non sembrano esserci dubbi: contratto pluriennale in vista, con relativo adeguamento dell’ingaggio. Il futuro in granata è ormai solo da ratificare.

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