Torino, sarà Popa il vice di Vanja Milinkovic-Savic

Chi è il 22enne romeno preso a parametro zero: titolare nel Voluntari e nell’Under e già convocato nella nazionale maggiore
Torino, sarà Popa il vice di Vanja Milinkovic-Savic© @echipanationala

TORINO - Mihai Popa. Anche se ai piiù questo nome non dirà molto, i tifosi del Torino devono iniziare a prendere confidenza: sarà lui infatti il primo acquisto per la prossima stagione. Portiere, classe 2002, nato a Costanza, città della Romania che si affaccia sul Mar Nero, nel giro della nazionale Under 21 del proprio Paese ma che è andato anche in panchina in più di un’occasione con la Nazionale maggiore: da tempo gli osservatori granata lo tenevano d’occhio e ora Davide Vagnati ha deciso di fare la mossa decisiva per portarlo in granata. Arriverà a fine stagione a parametro zero, il prossimo 30 giugno, infatti, scadrà il contratto che lega l’estremo difensore al suo attuale club, il Voluntari, e ad attenderlo c’è un triennale con il Torino.

Torino, Popa sarà il vice di Milinkovic-Savic

Popa arriverà come vice di Vanja Milinkovic-Savic, prendendo di fatto il posto in rosa che è stato prima di Etrit Berisha (da mesi ormai fuori dal progetto granata e desideroso di lasciare la squadra granata per andare a giocare titolare da qualche altra parte) e che ora è di Luca Gemello, che Vagnati cercherà di cedere in prestito a qualche squadra di Serie B in modo che possa proseguire il proprio percorso di crescita e, soprattutto, giocare con continuità (in prestito potrebbe andare anche Matteo Fiorenza, attuale terzo portiere). L’approdo in Italia rappresenta per Popa un bel salto in avanti nella propria carriera, un’occasione da sfruttare al meglio e non gettare alle ortiche: è di certo il suo obiettivo e per questo non si accontenterà di un ruolo da comprimario ma proverà fin da subito a conquistare la fiducia di Ivan Juric, anche se avrà probabilmente bisogno di tempo per adattarsi alla nuova realtà calcistica, ai nuovi metodi di lavoro e anche al nuovo Paese in cui vivrà.

Torino, Juric: "Popa? Non lo conosco"

Dovrà poi farsi conoscere dai tifosi, dai nuovi compagni di squadra ma anche da Juric. «Popa? Non lo conosco», ha infatti ammesso il tecnico granata interpellato nella conferenza stampa di ieri riguardo all’estremo difensore rumeno. «Mi fido degli osservatori, ognuno fa il proprio lavoro», ha poi continuato l’allenatore in quello che si può leggere come un attestato di fiducia nei confronti di Vagnati e dei suoi collaboratori. Juric sarà quindi uno dei più curiosi di vedere all’opera l’estremo difensore rumeno e qualche informazioni ha già iniziato a prenderla. Con i suoi 190 centimetri di altezza, Popa è un portiere che copre bene lo specchio della porta ma ha nell’esplosività una delle sue migliori qualità tecniche. Non è un caso che sia un ottimo para-rigori, come dimostrano i numeri della sua carriera: da quando è nel calcio dei professionisti, per tredici volte, fino a questo momento, si è ritrovato a dover fronteggiare i rigoristi avversari e in cinque occasioni è riuscito a neutralizzare il tiri dal dischetto.

Torino, la crescita calcistica di Popa

Una media che è leggermente peggiorata nell’ultimo campionato, quando è stato battuto tre volte su quattro dagli undici metri, ma che resta comunque alta e fa anche ben sperare per il futuro. Popa è cresciuto calcisticamente nella Gheorghe Hagi Footbal Academy, la scuola calcio aperta proprio da quello che è stato uno dei più forti calciatori rumeni della storia (Hagi ha giocato e vinto con la Steaua Bucarest, il Real Madrid, il Barcellona, il Galatasaray e in Italia lo abbiamo visto al Brescia), è poi passato al Farul Costanza e nel 2019 è stato acquistato dall’Astra Giurgiu, con cui ha debuttato nella SuperLiga, il massimo campionato rumeno. Dal 2021 difende la porta al Voluntari, squadra con cui si sta mettendo in mostra e ha fatto vedere le migliori cose, tanto da attirare su di se gli occhi del Torino ma anche quelli del ct della Romania, Edward Iordanescu. Il campionato italiano è però ben diverso da quello della Romania ed è certamente differente il livello degli attaccanti che dovrà affrontare: Popa se ne accorgerà fin dai primi allenamenti con la maglia granata. Prima di pensare a quel che sarà, si attende però la cosa più importante: la firma sul contratto.

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