Ilic indispensabile per il Toro da Europa: col Genoa entra e cambia la gara

Escluso contro i rossoblù, il serbo è entrato nel modo giusto: il lancio per il gol di Radonjic è stato da urlo. Juric ha voluto dare una scossa a uno dei suoi pupilli dopo la serataccia di Milano. E la risposta è arrivata subito
Ilic indispensabile per il Toro da Europa: col Genoa entra e cambia la gara© LAPRESSE

Farne a meno diventa vera- mente impossibile. Più ancora di Nemanja Radonjic - che ha i piedi baciati dal
dio del calcio e per questo si è inventato un gol da fantascienza - il giocatore che ha cambia- to il volto di Toro-Genoa è senza dubbio Ivan Ilic.

Uno che sa prendersi le responsabilità nei momenti più complicati, uno che gioca sempre a testa alta. Ci aveva già pensato in Coppa Italia a togliere le castagne dal fuoco ai granata. Quando la porta di Pizzignacco sembrava stregata, la palla più importante della partita l'ha calciata lui. Gran botta da fuori area e Feralpisalò battuta, a pochi minuti dai tempi supplementari. Contro il Genoa gli è bastato poco più di un quarto d'ora per rivoltare come un calzino un Toro completamente privo di idee. Sempre pronto a farsi dare il pallone, sempre efficace a legare i reparti. Aveva una voglia fuori dal comune di incidere e ci è riuscito: la sventagliata per il gol decisivo di Radonjic vale il prezzo del biglietto, ma in generale il suo ingresso in campo ha dato a tutta la squadra una fiducia che fino a quel momento mancava. Ilic si è caricato il Toro sulle spalle, correndo il rischio di sbagliare qualche giocata, alcune di queste persino forzate poco prima del gol. Ma era esattamente ciò di cui i granata avevano bisogno. In una sola parola: qualità. Il serbo ne ha da vendere e proprio per questo è impossibile lasciarlo fuori, anche quando non è al top della condizione come in questo periodo.

Ilic ed il segnale di Juric

Juric gli ha voluto dare un segnale spendendolo in panchina dopo la tremenda notte di San Siro. Un vero e proprio guanto di sfida, anche perché non si può mettere in discussione il fortissimo legame fra i due. Si sono conosciuti a Verona e il tecnico si è perdutamente innamorato di lui. Innanzitutto per la capacità di inserimento e per il modo in cui riesce a far correre il pallone, ma anche per la personalità. Ha fatto l’impossibile per convincere la società a prenderlo. Così il Toro, fidandosi delle referenze del croato, a gennaio ha investito una somma importante: 16 milioni di euro più le commissioni. Non pochi, per un club che ambisce all’Europa ma che non ha ancora dimostrato di essere pronto a spiccare il volo.

Juric ha spinto per Ilic e adesso pretende persino più del massimo. Lo ha confidato pure nella conferenza stampa di vigilia di Toro-Genoa, parlando degli sforzi del club: «Non ci dormo la notte. La società ha fatto investimenti, abbiamo anche ricreato soldi con le cessioni e sono stati reinvestiti sui giocatori che abbiamo oggi». E per Ilic, poi finito in panchina, è arrivata una stilettata che spiega i motivi dell’esclusione con i rossoblù: «Deve alzare il livello, al momento non mi soddisfa. Ma ha talento, è veloce e ha tante doti, però non ha ancora quella fame per ottenere il massimo dalla sua vita. Altri hanno una fame diversa, come Buongiorno, che se non avesse ambizione giocherebbe ancora nel Trapani». Messaggio ricevuto da Ilic: contro il Genoa entra e fa vincere il Toro. Dando a Juric la risposta più bella.

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