Era il giorno di Duvan Zapata, che è stato accolto con un coro dalla Maratona al suo ingresso in campo, ma a prendersi la scena, nel prepartita anche nel post, è stato prima di tutti Alessandro Buongiorno.
Quel no detto all’Atalanta, quando la trattativa era ormai praticamente chiusa e il suo passaggio alla squadra di Gian Piero Gasperini sembrava certo, lo ha, se possibile, fatto entrare ancora di più nel cuore dei tifosi.
L'omaggio della Maratona a Buongiorno
La Maratona lo ha omaggiato con uno striscione posto nel primo anello rimasto in bella vista per tutta la partita: «Con una grande scelta hai dimostrato che con un cuore granata non si fa mercato. Grazie Buongiorno». Poi non sono mancati i cori, ma soprattutto l’ovazione che lo stadio gli ha riservato al momento della lettura delle formazioni, con quel “Buongiorno” urlato a gran voce da tutti i presenti, come se fosse stato l’autore di un gol decisivo (la decisione di restare vale probabilmente come, se non più, di una rete). Proprio quel grido e lo scroscio di applausi successivo hanno fatto capire una volta di più, nel caso ce ne fosse stato bisogno, quanto il numero 4 sia amato dalla tifoseria granata. Tifoseria che, invece, non ha probabilmente perdonato a Urbano Cairo quell’idea di cedere il difensore all’Atalanta: e così che nelle fasi iniziali della gara, dopo i cori per Buongiorno, dalla Maratona se ne è alzato anche uno contro il presidente (ripetuti anche nella ripresa).
L'esordio di Zapata
Ma quella di ieri, come detto in precedenza, era anche la giornata della prima volta in granata di Zapata: il centravanti era stato accolto con calore venerdì al Filadelfia, al suo primo allenamento al Torino, anche alla sua prima all’Olimpico Grande Torino ha ricevuto un bagno d’affetto. È stato apprezzato anche l’impegno messo in campo e, quando Ivan Juric lo ha richiamato in panchina nel secondo tempo, inevitabilmente per il centravanti è arrivata la standing ovation.