Torino, Bellanova: straordinari per stupire Juric e restare titolare

L'esterno lavora al Filadelfia: sa di dover incidere di più e sfrutterà la pausa nazionali per comprendere a fondo le esigenze tattiche dell’allenatore
Torino, Bellanova: straordinari per stupire Juric e restare titolare© LAPRESSE

Fra i neoacquisti del Torino, l’unico che ha giocato tutte le partite in questo avvio di stagione è stato Raoul Bellanova. Quattro su quattro da titolare, considerando anche la gara di Coppa Italia contro la Feralpisalò. Numeri che evidenziano come il numero 19 sia il titolare sulla fascia destra e che allo stesso tempo sottolineano quanto Ivan Juric abbia fiducia in lui: lo ha sempre schierato dal prmo minuto anche se finora il rendimento del terzino non è stato quello che ci aspettava.

Le qualità e l'adattamento

Le qualità non sono in discussione: Bellanova anche nella scorsa stagione, sia con l’Inter sia con la nazionale Under 21, ha dimostrato di essere uno dei giocatori più promettenti tra gli esterni bassi, ma appare comunque evidente che abbia bisogno di tempo per integrarsi nei meccanismi granata. Anche con Simone Inzaghi giocava come quinto di destra, tuttavia l’interpretazione del ruolo era differente: nel 3-5-2 dell’Inter i terzini hanno maggiore spazio per percorrere su e giù la fascia e Bellanova aveva la possibilità di far valere le proprie doti nella corsa, nel 3-4-2-1 di Juric è chiamato invece a un lavoro differente e deve prestare attenzione a non pestarsi i piedi che i compagni del fronte offensivo, che spesso si allargano anche sull'esterno. Dettagli su cui il numero 19 granata dovrà lavorare e la pausa del campionato, per lasciare spazio alle nazionali, cade a pannello: Bellanova non ha dovuto rispondere a una convocazione, in queste due settimane avrà quindi la possibilità di allenarsi al Filadelfia per assimilare meglio quei movimenti e quegli schemi per lui ancora nuovi, che gli serviranno anche per proseguire il proprio percorso di crescita. Sa benissimo di non essere riuscito a dare il meglio di sé in queste prime partite, dove è apparso a volte anche troppo macchinoso con la palla tra i piedi.

Come se quella mancata completa assimilazione delle richieste di Juric gli avesse tolto un po’ della sicurezza necessaria per tentare una giocata, la possibilità di allenarsi al Filadelfia per assimilare meglio quei movimenti e quegli schemi per lui ancora nuovi, che gli serviranno anche per proseguire il proprio percorso di cresci ta. Sa benissimo di non essere riuscito a dare il meglio di sé in queste prime partite, dove è apparso a volte anche troppo macchinoso con la palla tra i piedi. Come se quella mancata completa assimilazione delle richieste di Juric gli avesse tolto un po’ della sicurezza necessaria per tentare una giocata, che sia il dribbling sull’avversario o un cross al centro sen- za toccare troppe volte il pallone per sistemarlo al meglio.

La crescita

Bellanova è chiamato a crescere anche dal puto di vista fisico, come i crampi accusati prima di lasciare il campo a Valentino Lazaro contro il Genoa dimostrano, anche perché ai giocatori nel suo ruolo l’allenatore croato chiede molto anche dal punto di vista fisico. Ma il tecnico ai suoi quinti chiede anche i gol, quelli che sono mancati nella scorsa stagione: questo è un altro aspetto su cui il terzino lavorerà per crescere. «Devo ancora migliorare tanto, devo crescere nel cross, in fase difensiva e anche in quella realizzativa», spiegava, nelle scorse settimane, nella conferenza stampa di presentazione.

L’inizio della sua avventura con la maglia granata addosso forse lo immaginava più semplice, si aspettava un percorso meno tortuoso, però sente la fiducia dell’allenatore e anche quella della società che lo ha voluto, su di lui ha investito (è costato 8 milioni) e vuole ora dimostrare che è stata ben riposta. Anche perché sa bene che Valentino Lazaro e Brandon Soppy scalpitano per avere spazio e guadagnare una maglia da titolare (entrambi possono giocare su entrambe le fasce). Quel posto sulla corsia di destra non sarà suo a prescindere. dovrà dimostrare di meritarselo.

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