Toro, emergenza in difesa: Juric perde anche Buongiorno

Guaio muscolare per il centrale, sostituito dall’esordiente Sazonov. Sono out anche Zima e Djidji

E ora c’è anche una vera e propria emergenza in difesa. La sconfitta rimediata sul campo della Lazio non è l’unica brutta notizia per il Torino, ce n’è un’altra che, in ottica futura, forse è anche peggiore: Alessandro Buongiorno si è fermato al 26’ a causa di un problema all’adduttore, un infortunio accusato subito dopo aver compiuto un buon intervento difensivo su Ciro Immobile.

Il numero 4 si è poi accasciato a terra: inevitabile il cambio con l’ingresso in campo di Saba Sazonov, all’esordio assoluto con la maglia granata. E di spazio il georgiano potrebbe averne ancora nelle prossime partite perché in difesa, ora, Ivan Juric ha gli uomini contati: Koffi Djidji dovrà stare ai box ancora per oltre un mese dopo l’intervento di inizio settembre di addominoplastica, David Zima è tornato dagli ultimi impegni con la nazionale ceca con un fastidio al ginocchio operato all’inizio di febbraio - e non è mai andato neanche in panchina nelle ultime partite - e ora si è fermato anche Buongiorno. Le condizioni del vicecapitano del Torino verranno valutate probabilmente domani, però il timore che possa tornare a disposizione solamente dopo la sosta di ottobre è forte.

Le condizioni di Buongiorno

Timore misto a preoccupazione, anche perché il Torino dovrà scendere in campo lunedì prossimo contro il Verona e poi è atteso dal derby contro la Juventus in programma sabato 7 ottobre. Inutile dire quando Buongiorno ci terrebbe a giocare la stracittadina, una gara che sente particolarmente essendo cresciuto con la maglia granata addosso. E solamente poche settimane fa ha ribadito l’amore per la propria squadra con quell’ormai celebre no all’Atalanta. Si capirà qualcosa in più sulle sue condizioni dopo gli esami strumentali ai quali si sottoporrà domani. Ai tifosi, a Juric e allo stesso difensore non resta che incrociare le dita o lasciarsi andare a qualsiasi altro gesto scaramantico, perché c’è una grande differenza tra una difesa con Buongiorno e una senza, soprattutto considerando anche l’assenza di un altro titolare come Djidji.

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Problemi in difesa per Juric

Al momento i centrali a disposizione di Juric sono ora i tre che hanno terminato la partita dell’Olimpico: Perr Schuurs, Ricardo Rodriguez e il già citato Saba Sazonov, che ha però comprensibilmente bisogno di tempo per ambientarsi nella nuova squadra e soprattutto a un calcio diff erente rispetto a quello a cui era abituato alla Dinamo Mosca, anche se ieri sera ha dimostrato subito una biona personalità nella marcatura di Immobile.

Non va dimenticato che il georgiano è arrivato proprio negli ultimi giorni di mercato e, poco dopo, è ripartito per rispondere alla convocazione della propria nazionale, non potendo quindi lavorare al Filadelfia con il nuovo allenatore. Oltre ai tre citati, tra i difensori c’è anche Ange N’Guessan, promosso stabilmente in Prima squadra dopo le buone stagioni in Primavera e dopo aver attirato l’attenzione di Juric nel corso del ritiro a Pinzolo. Finora si è sempre e solo accomodato in panchina ma, considerata l’emergenza attuale, anche il giovane francese può sperare di avere l’occasione per il debutto in Serie A.

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E ora c’è anche una vera e propria emergenza in difesa. La sconfitta rimediata sul campo della Lazio non è l’unica brutta notizia per il Torino, ce n’è un’altra che, in ottica futura, forse è anche peggiore: Alessandro Buongiorno si è fermato al 26’ a causa di un problema all’adduttore, un infortunio accusato subito dopo aver compiuto un buon intervento difensivo su Ciro Immobile.

Il numero 4 si è poi accasciato a terra: inevitabile il cambio con l’ingresso in campo di Saba Sazonov, all’esordio assoluto con la maglia granata. E di spazio il georgiano potrebbe averne ancora nelle prossime partite perché in difesa, ora, Ivan Juric ha gli uomini contati: Koffi Djidji dovrà stare ai box ancora per oltre un mese dopo l’intervento di inizio settembre di addominoplastica, David Zima è tornato dagli ultimi impegni con la nazionale ceca con un fastidio al ginocchio operato all’inizio di febbraio - e non è mai andato neanche in panchina nelle ultime partite - e ora si è fermato anche Buongiorno. Le condizioni del vicecapitano del Torino verranno valutate probabilmente domani, però il timore che possa tornare a disposizione solamente dopo la sosta di ottobre è forte.

Le condizioni di Buongiorno

Timore misto a preoccupazione, anche perché il Torino dovrà scendere in campo lunedì prossimo contro il Verona e poi è atteso dal derby contro la Juventus in programma sabato 7 ottobre. Inutile dire quando Buongiorno ci terrebbe a giocare la stracittadina, una gara che sente particolarmente essendo cresciuto con la maglia granata addosso. E solamente poche settimane fa ha ribadito l’amore per la propria squadra con quell’ormai celebre no all’Atalanta. Si capirà qualcosa in più sulle sue condizioni dopo gli esami strumentali ai quali si sottoporrà domani. Ai tifosi, a Juric e allo stesso difensore non resta che incrociare le dita o lasciarsi andare a qualsiasi altro gesto scaramantico, perché c’è una grande differenza tra una difesa con Buongiorno e una senza, soprattutto considerando anche l’assenza di un altro titolare come Djidji.

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