Cairo e la gestione disastrosa del Torino
Forse il presidente ci crede ancora, parlando con se stesso e con i suoi dipendenti; come alla storia di avere tenuto lui Buongiorno quando ne aveva già definito la cessione o a quella - surreale - del 75% dei tifosi che starebbero dalla sua parte, quando in realtà non lo sopporta più nessuno, nemmeno quelli che fanno finta per obbligo o per ignavia, non solo quando parla prima e regolarmente il Toro perde dopo. Quello di ieri è stato il 29° derby (derby si fa per dire) della sua gestione, gestione fallimentare sotto ogni aspetto – sportivo, progettuale, emozionale – che non sia quello dei bilanci, a lui cari sopra ogni altra cosa. Ne ha persi 23. Ne ha vinto uno, 8 anni e mezzo fa, perché la Juve in qualche modo glielo lasciò vincere. Nessuna squadra, in Italia, ha una sudditanza di risultati così deferente nei riguardi dei bianconeri, che se giocassero sempre contro il Toro vincerebbero ogni anno lo scudetto con record mostruosi di punti; nessuna squadra, in Europa, ha statistiche così umilianti nei derby.
Toro, numeri horror nei derby
Non parliamo di gol, fatti o subiti: questo Toro – con sinistro accanimento nei derby – non tira mai in porta; in compenso spalanca regolarmente, ridicolmente, vergognosamente la propria. Un napalm emotivo. Va detto che i derby di Juric - col picco negativo di ieri: mai vista una prestazione così insulsa - sono tra i peggiori della mortificante lista di Cairo, capace - flop su flop - di rendere inaccettabile un consuntivo globale che fino al suo insediamento manteneva proporzioni di decoroso equilibrio, al netto delle forze quasi sempre impari in campo (tecniche, non morali). Ma c’era il Toro, prima. Ora c’è il Torino Fc, come infatti dispregiativamente lo chiamano i tifosi granata, sempre più sfavati di fronte a tanto nulla, per distinguerlo dalle precedenti ragioni sociali, non sempre gloriose ma sempre orgogliose. Qui scriviamo ancora Toro, ma per ragioni di spazio e praticità titolistica. Lo sappiamo e pure lo scriviamo da tempo, che non lo è più.