TORINO - Ivan Ilic non sta garantendo le prestazioni che il Toro si aspettava quando a gennaio, su insistenza di Juric, venne acquistato a spendendo 16 milioni più uno di commissioni. Il serbo rappresenta uno degli acquisti più onerosi della storia del Torino degli ultimi anni. L’ex centrocampista del Verona, per la precisione, è diventato il secondo giocatore più costoso dell’era Cairo, dietro solamente a Simone Verdi, acquistato per 22 milioni nel 2020 dal Napoli.
Per comprendere bene la situazione, è necessario fare un passo indietro.
Nell’estate del 2021 Davide Vagnati e Ivan Juric ebbero la “famosa” lite furibonda trasmessa in mondovisione complice un filmato galeotto, il cui autore è rimasto anonimo. Il motivo, o quanto meno uno dei principali motivi, della discussione riguardava proprio il serbo, il cui acquisto Juric voleva assolutamente subito, mentre il direttore tecnico puntava a posticiparlo per ragioni di organico: come poi è stato. Su di lui, dunque, l’allenatore puntava molto per alzare l’asticella della competitività. Dopo un inizio con la maglia granata promettente, Ilic è calato in maniera netta, accompagnando alle prestazioni sottotono un comportamento spesso insofferente.
Dramma Schuurs, rottura del crociato
Ilic-Juric, l'episodio a Pinzolo
Per esempio, nel corso del ritiro della scorsa estate a Pinzolo, durante una partitella Juric lo aveva rimproverato e allontanato dal campo e il giocatore aveva reagisto gettando la pettorina a terra in modo stizzito. Probabilmente qualcosa si è rotto, o forse non è mai davvero cominciato in granata, tra il giocatore e il tecnico. L’arrivo di Tameze, poi, anche lui dal Verona e anche lui espressamente richiesto dall’allenatore, ha contribuito a complicare ulteriormente il quadro.