Meglio così, senza il minimo dubbio: tregua. Tregua, in attesa di udire Ivan Juric parlare nel pomeriggio in conferenza stampa: anticipata per l’occasione (a memoria, mai successo in due anni e mezzo) anche per chiudere al più presto, una volta per tutte, il caso delle “ultime dita famose”: quel doppio dito medio pizzicato in diretta tv al termine di Torino-Sassuolo. Collegati in diretta streaming su Torino Channel, dalle 18 e 30 in poi, saranno anche migliaia di tifosi: già immaginiamo. Tutti interessati, ma alcuni persino più interessati degli altri, per forza di cose; e qui alludiamo a chi abita in Maratona. L’allenatore per primo desidera mettere in fretta la parola fine a questa vicenda (sicuramente inappropriata e scivolosa, per non dire altro) che l’ha visto attore protagonista con addosso panni non acconci, educati ed educativi. Il brutto gesto di lunedì sera, un secondo dopo il triplice fischio finale dell’arbitro, non potrà essere facilmente dimenticato, è chiaro. Ma ora è destinato (si spera) a venir chiuso nel cassetto dei brutti ricordi. Alla voce: troppo stress.
Presente anche Vagnati
Come preannunciato su queste colonne, ieri poco prima dell’ora di pranzo è andato in scena l’incontro chiarificatore tra una delegazione della Maratona e Juric, accompagnato da un gruppetto di dirigenti e collaboratori (in testa Vagnati). Mezz’ora di confronto serrato, grossomodo. Nel ventre del Filadelfia, dopo l’allenamento del mattino. In rappresentanza dei gruppi della curva, poco meno di una decina di esponenti tra alcuni capi-tifosi e altri punti di riferimento carismatici in Maratona. Confronto serrato, si diceva, ma sempre civile. Ciascuno secondo il proprio ruolo, mettiamola così. Domande, risposte, altre domande, altre risposte, commenti variegati, qualche divagazione, ma soprattutto una serie di puntini messi sulle i, man mano. In ogni caso si è rivelato un incontro utile e costruttivo, come era augurabile. Con una vigorosa stretta di mano tra tutti, alla fine.