
TORINO - Mercoledì è tornato a Torino, giovedì era al Fila dove si è sottoposto a una serie di esami clinici: questo, comunque, lo si è già scritto su Tuttosport di ieri. Le notizie odierne, e lo sguardo sul futuro, dicono invece che Nikola Vlasic ha perso gli impegni con la Croazia - vista la decisione del ct Dalic di rimandarlo da Juric per un lieve affaticamento all’altezza del pube - ma è intenzionato a dare tutto se stesso per essere presente al Dall’Ara. Il tempo c’è: i granata saranno infatti in campo a Bologna lunedì 27.
Vlasic verso Bologna
La marcia di avvicinamento procederà serrata, ma contestualmente con la cautela che il fastidio accusato dal trequartista impone. Troppo importante, per il tecnico, riavere il Vlasic versione 2022, quello che prima della partenza per il Mondiale si era stagliato quale una tra le sorprese più gradite del secondo Toro di Juric. Un giocatore dotato di colpi di qualità, utile nel raccordo tra i reparti, generoso nel recupero palla e tendenzialmente inesauribile guardando alle risorse fisiche. Il suo connazionale nonché compaesano - sia il tecnico che l’ex West Ham sono nati a Spalato - lo aveva battezzato “pitbull”, per indicarne la ferocia agonistica con la quale attraversava le partite. Per lo più per intero: esclusa la prima a Monza, là dove dopo l’intervallo prende il posto dell’infortunato Miranchuk, tra la seconda e la dodicesima di campionato Vlasic le gioca tutte dal primo all’ultimo minuto. Una tirata senza alzare il piede dall’acceleratore dal 20 agosto al 30 ottobre del ‘22. Un trend che non si modifica anche a cavallo dell’impegno in Qatar: il 6 novembre a Bologna esce al 21’ della ripresa, dopodiché si sciroppa altre sette partite senza mai essere cambiato (da Toro-Samp - gara nella quale segna e fornisce l’assist per il gol di Radonjic - del 9 novembre, a Empoli-Toro del 28 gennaio. Nel mezzo, con la Croazia, disputa sei gare su sette nella rassegna qatariota chiusa dai balcanici al terzo posto dopo il successo sul Marocco).
