Buongiorno e l'incrocio di mercato con Schuurs
"Nel suo ruolo è stato un campione", diceva Spalletti l’altra notte in conferenza. Ce ne siamo accorti tutti anche davanti alla tv, così come quell’esercito di procuratori, intermediari, osservatori e ds che si muove in blocco per le partite delle nazionali maggiori, in Europa. Buongiorno, comunque, non lo scopriamo oggi. La sua esplosione continua a essere a dir poco eccezionale, da più di un anno. Alessandro (che per la cronaca rinunciò anche a un grande salto negli emolumenti, restando in granata: "Sarebbe bello svolgere tutta la carriera nel club per cui tifo e in cui sono cresciuto fin da quando ero un bambino", disse a cavallo del rinnovo contrattuale sancito a giugno fino al 2028), Alessandro, si diceva, è sempre più un simbolo per i tifosi e una colonna per la squadra. Capitano designato, anche, dietro a Rodriguez.
Schuurs tornerà a giocare solo nella prossima stagione, dopo il grave infortunio al ginocchio: l’olandese e Alessandro potranno diventare una delle migliori coppie di difensori di tutta la A, tra un anno. Ma anche il crollo di appeal di Schuurs sul mercato potrebbe influenzare il destino di Buongiorno. Nel bene: converrebbe sia al futuro allenatore sia a Cairo tenerli entrambi, se si coltivano ambizioni e si immagina che il loro valore possa ancora crescere. Oppure nel male: Alessandro sacrificato, per non cedere l’olandese a prezzi di saldo vista la prolungata inattività. Tutto è tremendamente prematuro, certo. Ma oggi Cairo si morderebbe le mani, se avesse venduto Buongiorno per “soli” 25 milioni. Gli è andata bene.