Torino, missione Pellegri: scacciare i fantasmi e trovare il primo gol

L’attaccante, a Bologna, potrebbe entrare al posto di uno tra Sanabria e Zapata: torna nello stadio dell’infortunio lampo
Torino, missione Pellegri: scacciare i fantasmi e trovare il primo gol© LAPRESSE

Nel Toro che lunedì a Bologna ripartirà in campionato con l’ambizione di proseguire il percorso virtuoso inaugurato con il successo di Lecce e continuato con la vittoria interna sul Sassuolo e con il pareggio di Monza - stretto ai granata a causa del gol annullato a Rodriguez per una presunta, precedente, spinta di Zapata ai danni di Caldirola e per il rigore negato a Lazaro (fallo di Gagliardini sull’austriaco al 94’) - si rivedranno i due attaccanti a sormontare il 3-5-2. E i titolari saranno Zapata e Sanabria. Per sostituire i quali, in panchina, ci sarà Pellegri: il quale ha altissime possibilità di sostituire uno dei due compagni.

Il calvario di Pellegri

Così fosse, e ripetiamo che così dovrebbe essere, il giovane centravanti genovese tornerà a correre su quel terreno dove, il 6 novembre 2022, si è consumato un infortunio assurdo: per tempi e dinamica. Trascorsi due secondi dal fischio d’inizio Pellegri si produce in un pressing su Medel, ma mette male il piede sinistro (come da foto in alto) e si procura una distorsione alla caviglia. Il seguente problema di natura muscolare accusato a dicembre, e con la Serie A ferma per il Mondiale, ne allunga poi l’assenza fino ad aprile. Uscito a Bologna il 6 novembre, l’attaccante torna a giocare per pochi minuti il 3 aprile a Reggio Emilia (1-1 col Sassuolo).

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Pellegri pronto a giocare

È risaputo, d’altronde, che il ritardo nella completa maturazione calcistica di Pellegri sia dovuto principalmente a due fattori: l’età estremamente giovane nella quale si è imposto tra i professionisti - difficile gestirsi quando a 16 anni il Monaco ti paga 30 milioni (versati al Genoa) - e la serie impressionante di infortuni patiti. Il più incredibile di tutti appunto verificatosi al Dall’Ara poco più di un anno fa. Facile immaginare quanta possa essere la voglia del giocatore di avere una chance anche solo a partita in corso contro il Bologna di Thiago Motta. Così da scacciare i fantasmi che possono annidarsi nella testa di un giovane che, a soli 22 anni, ha avuto una lista lunghissima di contrattempi più o meno gravi da dover gestire. Sarebbe altamente simbolico, per Pellegri, trovare il gol nello stadio dove si era fermato senza nemmeno toccare il pallone. Un gol che per di più sarebbe il primo della sua stagione. Non che i suoi colleghi di reparto, guardando alle reti, abbiano fatto particolarmente meglio. Sia Zapata sia Sanabria, contro i rossoblù, andranno a caccia della seconda rete del loro campionato. Il colombiano non entra nel tabellino dei marcatori dalla sfida interna contro la Roma, mentre il paraguaiano si è sbloccato soltanto con il Sassuolo, quindi nella penultima uscita prima della sosta. 

Torino, resta il problema del gol

Resta, in questo Torino che nelle prestazioni e nei risultati ultimamente sta convincendo parecchio, il problema del gol. Poche le 10 reti in 12 giornate, ed emblematico il fatto che il capocannoniere sia ancora Radonjic: nonostante le esclusioni punitive e il passaggio al 3-5-2 che ne limita l’impiego, il serbo resta davanti a tutti con 3 gol segnati. L’ultimo, però, realizzato quando ancora era estate, il 18 settembre a Salerno. 

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Nel Toro che lunedì a Bologna ripartirà in campionato con l’ambizione di proseguire il percorso virtuoso inaugurato con il successo di Lecce e continuato con la vittoria interna sul Sassuolo e con il pareggio di Monza - stretto ai granata a causa del gol annullato a Rodriguez per una presunta, precedente, spinta di Zapata ai danni di Caldirola e per il rigore negato a Lazaro (fallo di Gagliardini sull’austriaco al 94’) - si rivedranno i due attaccanti a sormontare il 3-5-2. E i titolari saranno Zapata e Sanabria. Per sostituire i quali, in panchina, ci sarà Pellegri: il quale ha altissime possibilità di sostituire uno dei due compagni.

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Così fosse, e ripetiamo che così dovrebbe essere, il giovane centravanti genovese tornerà a correre su quel terreno dove, il 6 novembre 2022, si è consumato un infortunio assurdo: per tempi e dinamica. Trascorsi due secondi dal fischio d’inizio Pellegri si produce in un pressing su Medel, ma mette male il piede sinistro (come da foto in alto) e si procura una distorsione alla caviglia. Il seguente problema di natura muscolare accusato a dicembre, e con la Serie A ferma per il Mondiale, ne allunga poi l’assenza fino ad aprile. Uscito a Bologna il 6 novembre, l’attaccante torna a giocare per pochi minuti il 3 aprile a Reggio Emilia (1-1 col Sassuolo).

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