Ilic, l’apriscatole Toro: perché è fondamentale nel gioco di Juric

Con Empoli e Udinese la squadra granata deve vincere a ogni costo. Il primo problema: scardinare i moduli ultradifensivi
Ilic, l’apriscatole Toro: perché è fondamentale nel gioco di Juric© foto federico gaetano -ag aldo l

Contro Empoli e Udinese, le prossime due partite al Grande Torino, occorrono sei punti per spiccare il volo, però per centrare l’obiettivo ci vuole un grande Ilic. Il motivo è semplice: le prossime avversarie dei granata si presenteranno (soprattutto i toscani) chiusi in difesa e, quindi, gli spazi saranno molto ristretti. Sarà difficile trovare i varchi giusti per sfondare e, allora, diventano fondamentali i “tagli” e le invenzioni del centrocampista serbo, che nell’ultimo periodo è cresciuto molto. Ha riconquistato la maglia da titolare e ripreso a fare gioco. Nell’ultima sfortunatissima gara di Frosinone ha anche colpito un palo a portiere battuto con uno splendido tiro. Ci siamo, dunque. Il serbo sta crescendo dopo un inizio di stagione molto complicato.

Juric, i precedenti con Ilic

Ricordiamo il ritiro di Pinzolo in cui Juric durante una partitella lo cacciò dal campo per scarso impegno, con il giocatore visto poi a gettare stizzito la pettorina per terra. Successivamente, con l’inizio delle partite ufficiali, qualche panchina di troppo, con impiego a gara in corso. Ricordiamo anche le dichiarazioni del tecnico croato che chiedeva più impegno al giocatore. Tempi che furono e che oramai sembrano finiti nel cassetto del dimenticatoio.  Stiamo assistendo a una crescita continua che lascia ben sperare per il futuro. Soprattutto per le prossime due partite casalinghe, quando ci sarà bisogno del suo estro per scardinare le difese di Empoli e Udinese che, quasi sicuramente, saranno chiuse, anzi blindate. Andreazzoli e Cioffi bloccheranno le corsie esterne e controlleranno con grande attenzione Sanabria e Zapata.

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Toro, l'importanza dei centrocampisti

Di conseguenza saranno i centrocampisti più di qualità a doversi inventare qualche cosa di diverso. Vlasic nella nuova posizione da mezzala/trequartista e Ilic, appunto. Soprattutto il serbo in fase di impostazione, considerando le sue caratteristiche tecniche: in questi giorni sta perfezionando alcune giocate e schemi particolari proprio per dare un qualche cosa in più alla squadra in caso di difficoltà. Juric, che lo ha voluto al Toro a tutti i costi, arrivando addirittura a litigare con Vagnati in quella “scena” austriaca che fece il giro del mondo, punta forte su di lui per alzare definitivamente l’asticella della competitività granata. E gli chiede qualche cosa in più dei soliti passaggi lineari e comunque costruttivi.

Toro, i prossimi impegni

Nelle prossime due occasioni - come detto - serviranno anche dei “tagli” improvvisi, dei lampi, qualche cosa di diverso dal solito che Ilic è in grado di produrre. Dovrà comunque provarci, anche a costo di sbagliare. Così ha deciso Juric, anche per togliere la squadra dalla precarietà di questi ultimi anni: il tecnico, pur se non lo dice, sa bene che nelle prossime due partite casalinghe ci sarà la possibilità di svoltare per davvero. Il calendario va sfruttato, pur sapendo che nel nostro campionato non ci sono partite facili; ma sicuramente meno proibitive di altre come saranno quelle contro Empoli e Udinese. Sabato sera, per concludere, il primo verdetto contro i toscani che con l’arrivo di Andreazzoli si sono ripresi un po’, ma comunque sono ancora in piena zona retrocessione: l’occasione è da prendere al volo, cercando di dimenticare gli ennesimi torti arbitrali subiti a Frosinone

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Contro Empoli e Udinese, le prossime due partite al Grande Torino, occorrono sei punti per spiccare il volo, però per centrare l’obiettivo ci vuole un grande Ilic. Il motivo è semplice: le prossime avversarie dei granata si presenteranno (soprattutto i toscani) chiusi in difesa e, quindi, gli spazi saranno molto ristretti. Sarà difficile trovare i varchi giusti per sfondare e, allora, diventano fondamentali i “tagli” e le invenzioni del centrocampista serbo, che nell’ultimo periodo è cresciuto molto. Ha riconquistato la maglia da titolare e ripreso a fare gioco. Nell’ultima sfortunatissima gara di Frosinone ha anche colpito un palo a portiere battuto con uno splendido tiro. Ci siamo, dunque. Il serbo sta crescendo dopo un inizio di stagione molto complicato.

Juric, i precedenti con Ilic

Ricordiamo il ritiro di Pinzolo in cui Juric durante una partitella lo cacciò dal campo per scarso impegno, con il giocatore visto poi a gettare stizzito la pettorina per terra. Successivamente, con l’inizio delle partite ufficiali, qualche panchina di troppo, con impiego a gara in corso. Ricordiamo anche le dichiarazioni del tecnico croato che chiedeva più impegno al giocatore. Tempi che furono e che oramai sembrano finiti nel cassetto del dimenticatoio.  Stiamo assistendo a una crescita continua che lascia ben sperare per il futuro. Soprattutto per le prossime due partite casalinghe, quando ci sarà bisogno del suo estro per scardinare le difese di Empoli e Udinese che, quasi sicuramente, saranno chiuse, anzi blindate. Andreazzoli e Cioffi bloccheranno le corsie esterne e controlleranno con grande attenzione Sanabria e Zapata.

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