Toro, Bellanova e la sfida decisiva con la Fiorentina: può dare la scossa

L’esterno torna a disposizione di Juric dopo la squalifica: i suoi cross fondamentali per aiutare Sanabria e Zapata a trovare il gol. Soppy, Lazaro e Vojvoda non stanno convincendo

TORINO - Non c’è una via di mezzo, adesso il Toro deve andare a Firenze a riprendersi i due punti lasciati con l’Udinese al Grande Torino. E per far questo ci vuole la vittoria al Franchi contro una squadra che punta decisa ad un posto in Europa. Poteva essere uno scontro diretto se i giocatori di Juric avessero qualche punto in più ma, comunque, per i granata resta una partita importantissima perché se dovesse andare male scivolerebbero in una posizione di assoluta mediocrità. E’ vero che il campionato non è neppure arrivato a metà ma è altrettanto vero che a questo punto della stagione recuperare uno svantaggio considerevole diventerebbe molto difficile considerando che davanti ci saranno molte squadre.
Adesso è arrivato il momento da dentro o fuori, inutile girarsi attorno. Oltretutto in campionato lo scorso anno Rodriguez e compagni al Franchi hanno vinto (per poi perdere qualche giorno dopo in Coppa Italia ai quarti di finale sprecando l’occasione di raggiungere la semifinale dove avrebbero affrontato la Cremonese) e quindi hanno tutte le possibilità di ripetersi anche se la formazione di Italiano sta andando fortissimo sia in Italia sia in Europa. Una sfida da giocare con grande determinazione, senza paura, con fame, voglia e soprattutto ritmo alto, tutto quello che è mancato contro i friulani.

Il rientro di Bellanova

La notizia confortante è che Juric riavrà di nuovo Bellanova, l’esterno destro che ha scontato la squalifica può dare la scossa, soprattutto può portare più palloni dentro l’area di rigore avversaria: nell’ultimo periodo, prima che fosse fermato dal giudice sportivo, stava giocando con grande slancio facendo alla perfezione quello che gli chiedeva Juric. Un giocatore di spinta importante, bravo nel saltare l’uomo e crossare dentro l’area di rigore. Sanabria ma soprattutto Zapata hanno bisogno di lui, in questo momento l’unico giocatore in grado di fare la differenza sulle corsie. I vari Soppy, Lazaro e Vojvoda non riescono ancora ad essere determinanti. Anzi, stanno piuttosto deludendo le aspettative. Juric li sta provando tutti, con l’Udinese ha addirittura provato Soppy, ma i risultati non sono arrivati. La speranza è che con Bellanova qualcosa in più possa arrivare. E quello degli esterni è un problema che il Toro si porta dietro da diverse stagioni. Questo è un settore fondamentale per il gioco di Juric che chiede ai suoi esterni tanti palloni al centro e qualche gol: sino ad oggi, nonostante i cambi, non è arrivato niente di tutto questo e, come detto, solo con Bellanova si vede qualche spiraglio importante. Di sicuro, anche sotto questo aspetto, la sfida di Firenze dirà qualcosa in più.
Il Toro, dunque, sa quello che deve fare per dare un significato ad una stagione che si ferma sempre sul più bello come, oramai, succede da diversi anni. Contro l’Udinese, infatti, - lo ripetiamo - è stata gettata al vento l’ennesima occasione per alzare la testa verso l’alto. Inutile tornare su quello che poteva essere e non è stato, i rimpianti sarebbero tanti e troppi, alcuni addirittura sanguinosi, però occorre battere tre colpi (sotto l’aspetto di punti) a Firenze. E probabilmente questa è una delle ultime occasioni per dare un significato forte alla stagione. Non resta che aspettare. Manca poco per avere una risposta.

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