Le parole di Juric
E alla fine Juric ribadisce le proprie convinzioni: «Sono soddisfatto, abbiamo intrapreso la strada giusta. Credo in questi ragazzi, si stanno allenando bene» Già, ogni tanto crede in loro, altre volte no: come quando sostiene che manca la qualità per vincere le partite. Dove sta la verità? Le frasi altalenanti del tecnico non portano certezze, bensì solo tanti punti interrogativi. L’unico che ha qualità è Radonjic, che ha segnato 3 gol in 10 presenze (soprattutto in un totale di appena 373 minuti): da un po’ di tempo a questa parte è stato messo ai margini ed evidentemente non rientra nel progetto di Juric.Il fatto che non si riesca in qualche modo a recuperare un talento del genere è sicuramente un freno per le ambizioni di una squadra che punta in alto.
Poca considerazione dei giovani
L’ultimo aspetto che lascia perplessi è la poca considerazione che Juric ha dei giovani. Ieri il presidente Cairo, per esempio, è andato a vedere la Primavera di Scurto a Milano (1-1 il risultato finale della partita contro la squadra rossonera), che sta facendo molto bene (è terza in classifica) e presenta alcuni talenti che potrebbero essere presi in considerazione anche in ottica prima squadra: uno di questi è Aaron Ciammaglichella, 18 anni, fresco convocato nell’Under 19. In quest’ottic,a non va dimenticato Gvidas Gineitis, 19 anni, centrocampista lituano, titolare nella sua nazionale, che in campionato ha collezionato 7 presenze per 182 minuti. Juric ne parla molto bene ma, contradditoriamente, lo tiene in panchina. Per concludere: no gol, no Europa. È la legge del calcio.