Bella storia, Bellanova. In estate, a Torino, si era presentato un giovane di belle speranze, con innegabili doti atletiche, ma da inquadrare dal punto di vista tattico e con margini di miglioramento tecnico. Già in ritiro, e poi fin dalle prime uscite ufficiali, era parso evidente come la corsa fosse una qualità di un giocatore inizialmente in difficoltà guardando invece ad aspetti tecnici e tattici. Faticava a prendere il fondo non trovando la giusta posizione, e spesso quando comunque riusciva a centrare i traversoni questi ultimi erano imprecisi. Juric e il suo staff si sono messi a lavorare sodo, con la piena disponibilità di Bellanova, per aiutarlo a essere più incisivo: partendo dalla posizione del corpo da tenere ricevendo il pallone. A ciò aggiungendo il passaggio al 3-5-2 che pure ha favorito la maturazione complessiva del terzino, dalla fine di ottobre in avanti si è iniziata a vedere la nuova versione di un calciatore pagato al Cagliari 7 milioni più uno di bonus.
Bellanova, talismano Toro
Una valutazione che dopo poco più di mezza stagione nel Toro è raddoppiata. Merito dell’intensità con la quale Bellanova si è speso per limare i difetti e radicare i pregi. La corsa nelle ultime giornate è fin più sciolta rispetto a quella già convincente della prima fase del campionato, i cross sono più precisi e i miglioramenti sono palesi sia guardando alla fase difensiva che a quella offensiva. Tanti i palloni pericolosi recapitati nelle aree avversarie, tre quelli trasformati in gol. Da Radonjic nel successo di Salerno, da Zapata nella vittoria contro l’Empoli, e ancora per il colombiano nell’ultima uscita, a Cagliari dove i granata hanno conquistato altri tre punti. L’assist di Bellanova è anche un talismano: fin qui, quando è arrivato, il Toro ha sempre vinto. «Al terzo cena», ha scherzato con Zapata l’ex dell’Inter dopo averlo servito contro i rossoblù. Una cena che, va da sé, il sudamericano che ha raggiunto quota 5 gol in campionato con i granata (sono 6 contando anche la rete al Frosinone messa a segno con l’Atalanta e prima del trasferimento al Fila), pagherebbe molto volentieri.