Toro, c’è il Lecce per un’altra svolta: ora conta soltanto vincere

All’andata prima vittoria dei granata con le due punte: in Puglia la squadra di Juric si impose con una rete di Buongiorno
Toro, c’è il Lecce per un’altra svolta: ora conta soltanto vincere© Getty Images

Da Lecce al Lecce: quel 28 ottobre, in cui i granata hanno vinto in Salento con un gol di Buongiorno, è cambiato il sistema di gioco dei granata che passarono passati, finalmente, alle due punte. In quella partita partirono titolari Sanabria e Pellegri, mentre Zapata entrò nella ripresa in quanto reduce da un leggero affaticamento muscolare.

È stata la svolta tattica, che però non è stata accompagnata sempre da un adeguato rifornimento agli attaccanti. Ed è proprio questo il problema che la squadra si sta portando dietro. Zapata è andato a bersaglio 6 volte, Sanabria 3 e Pellegri è ancora fermo a quota zero. Nove gol arrivati dall’attacco sono una miseria e con questa media diventa complicato conservare speranze di andare in Europa.

Toro ultimo per tiri in porta (e non solo)

Questo è il punto. Nonostante sia passato tanto tempo, i granata non riescono abbastanza a mettere gli attaccanti in condizione di segnare. E, come se non bastasse, la squadra tira pochissimo in porta: come abbiamo evidenziato sul giornale di ieri, è ultima sia per le conclusioni totali, sia per le conclusioni in porta. Del resto, lo stesso Ivan Juric ha ammesso il problema: "Gran parte dei nostri allenamenti al Filadelfia lo passiamo a provare nuovi schemi offensivi per risolvere il problema. Sappiamo bene che questa mancanza ci sta penalizzando molto".

La speranza, del Toro e dei suoi tifosi, è che domani contro il Lecce allo Stadio Grande Torino (ore 19) i granata riescano a conquistare i tre punti per non perdere definitivamente le speranze di lottare per l’Europa sino al termine della stagione. Il Toro è reduceda una serie di cinque risultati positivi, che hanno proiettato la squadra verso la parte sinistra della classifica.

Missione Europa: il calendario si complica

Questo è stato possibile anche grazie a un calendario favorevole, che ha visto gli uomini di Juric affrontare solamente 3 big nelle ultime 13 giornate. Un calendario, per altro, che poteva essere sfruttato ancora meglio: basti pensare ai pareggi contro Salernitana (ultima) e Sassuolo (in piena zona retrocessone). Con due vittorie, quindi quattro punti in più, la situazione sarebbe diversa. Ora però il programma presenterà il conto. Dopo il match contro il Lecce i giocatori di Juric affronteranno avversarie molto temibili, sicuramente più forti di quelle affrontate in precedenza. 

Si partirà giovedì prossimo, quando al Grande Torino arriverà la Lazio, concorrente diretta per le zone che valgono la qualificazione all’Europa. Quattro giorni dopo i granata voleranno a Roma, per affrontare i giallorossi. E non finisce qui: a inizio marzo sarà il turno della Fiorentina, altra diretta concorrente per le posizioni che contano. Ultimo, ma non per importanza, il match contro il Napoli al Maradona. Terminato questo filotto di fuoco, il Toro potrà finalmente tornare a respirare, anche se dovrà affrontare una trasferta comunque difficile sul campo dell’Udinese, che con Cioffi sta ritrovando competitività. Bisognerà fare punti. E bisognerà fare gol.

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