Torino-Lecce, fischia CalVARese: Ayroldi ok. Direzione coerente

L’arbitro di Molfetta ha tutte le qualità per dirigere anche partite più difficili. In Inter-Salernitana per Piccinini una serata sul velluto
Sesta direzione stagionale per Giovanni Ayroldi. A inizio anno l’arbitro di Molfetta era tra i papabili per ottenere il badge di internazionale (che invece è toccato a Colombo), ma poi non è riuscito a ingranare, e il numero di presenze lo dimostra. La buona direzione dell’Olimpico Grande Torino in Toro-Lecce è incoraggiante: il direttore di gara pugliese ha tutte le qualità per dirigere anche partite più difficili.  

Tecnico e disciplinare

Ayroldi chiude il match con un totale di 27 falli: sceglie di fischiare qualcosa in più, così la partita non gli sfugge mai dalle mani. La soglia adottata è piuttosto bassa ma regolare e coerente. Bravo sull’azione che porterà al gol di Okereke ad aspettare la fine, perché il Var possa verificare se il pallone ha varcato la linea prima del cross (come poi confermerà).  

Sul piano disciplinare spicca l’espulsione di Pongracic al 70’: il primo giallo è comminato per un intervento in ritardo su Lazaro, il secondo arriva per un pestone da dietro ai danni di Ricci. Corrette anche le altre ammonizioni: quella lato Toro per Djidji e quelle per il Lecce di Blin e Dorgu.

Personalità e controllo

La gestione di Ayroldi è all’insegna della pacatezza e della tranquillità: i calciatori lo ripagano dimostrandogli stima e non andando mai sopra le righe.

Inter-Salernitana 4-0: arbitro Piccinini

Marco Piccinini torna a dirigere l’Inter dopo la partita di San Siro contro il Parma del 2020, rimasta celebre per un rigore non fischiato per trattenuta di Balogh su Perisic. Il match contro la Salernitana si colloca subito sui binari giusti: risultato mai in discussione fin dall’inizio, il che semplifica il compito dell’arbitro.

Tecnico e disciplinare

Piccinini fischia in totale diciotto falli, nove per parte. Al terzo minuto doppia protesta dell’Inter. Prima per un presunto fallo di mano di Pasalidis: in realtà il pallone sembra non toccare l’arto, che comunque si trova a distanza ravvicinata dall’ultimo tocco e in posizione naturale. Poi per un contatto Boateng-Thuram: il difensore non fa nulla per commettere fallo, anche qui giusto lasciar proseguire.

Regolare il gol del 3-0 dell’Inter: il silent check del VAR verifica che Calhanoglu non abbia toccato il pallone con il braccio nel contrasto con Boulaye Dia che consente ai nerazzurri di ottenere il possesso, e in effetti non c’è irregolarità (anzi è proprio l’attaccante della Salernitana a impattare col braccio). Solo un ammonito, Tchaouna della Salernitana.

Personalità e controllo

Partita senza storia, in cui comunque Piccinini non si va a complicare la vita: grazie alla sua esperienza gestisce senza problemi.

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