Speranza Toro: è un ciclo di ferro ma Juric non trema

Il weekend ha riacceso le speranze di giocare un finale di stagione da grandi protagonisti. I granata in casa hanno travolto Atalanta e Napoli, pareggiato con la Roma, e perso solo con l’Inter
Speranza Toro: è un ciclo di ferro ma Juric non trema© Marco Canoniero

Il Toro ci crede. Adesso più che mai, visto che, dopo la vittoria sul Lecce, il weekend ha portato i pareggi di Napoli e Fiorentina e la sconfitta della Lazio, tre avversarie che contendono l’Europa ai granata. Gli oltre duemila tifosi al Filadelfia hanno chiesto alla squadra di Juric un’accelerata nei prossimi scontri diretti che equivarranno a veri e propri spareggi. Sì, è così: il successo contro il Lecce e i passi falsi di alcune avversarie hanno rilanciato alla grande le ambizioni della squadra di Juric, che nelle prossime quattro gare (nell’ordine Lazio, Roma, Fiorentina e Napoli) può davvero dare una spallata alla mediocrità.

Già giovedì sera, nel primo spareggio contro la Lazio, vincendo i granata supererebbero in classifica proprio i biancocelesti, che ieri hanno perso contro il Bologna. Una grande occasione, dunque, davanti ai propri tifosi. E proprio al Grande Torino sono arrivate le partite più belle. Negli occhi dei tifosi, infatti, sono ancora impressi i 3-0 rifilati sia all’Atalanta sia al Napoli, due prestazioni esaltanti, tatticamente perfette, contro formazioni d’un certo spessore, visto che i bergamaschi sono in piena corsa per uno dei posti che garantiscono la Champions League e gli azzurri, pur tra mille difficoltà, hanno ancora la speranza di dare un senso alla stagione e, in ogni caso, sono pur sempre i campioni d’Italia.

Torino e il problema dei gol

Questi 3-0 dimostrano che i granata con le formazioni più blasonate non hanno paura, forse perché giocano aperte e assicurano più spazi, forse perché hanno più motivazioni, probabilmente perché sentono l’incitamento dei propri tifosi. A questi successi bisogna aggiungere il buon pareggio per 1-1 ottenuto contro la Roma, al termine di un’altra prova notevolissima. Non a caso, l’unica sconfitta casalinga di questo campionato è arrivata con l’Inter: ci può stare, no? Naturalmente per uscire a testa alta da questo mini torneo per l’Europa ci vogliono anche i gol, non basta la difesa d’acciaio. E qui entra in gioco Zapata, uno dei giocatori più in forma, il neo acquisto che con la rete segnata al Lecce ha raggiunto quota sette nella classifica dei marcatori. Carisma, forza fisica e fiuto del gol hanno fatto di lui il giocatore più rappresentativo della squadra, colui che può risolvere la partita in qualunque momento e malgrado non sempre sia stato assistito al meglio dai compagni.

Torino, la situazione di Sanabria

E poi c’è da sperare in un risveglio realizzativo di Sanabria. Il paraguaiano, infatti, è fermo a 3 centri in 21 presenze, una miseria per un attaccante con le sue caratteristiche che giusto un anno fa era tra i migliori bomber del nostro campionato. E, come se non bastasse, nelle ultime partite ha perso anche quella brillantezza che in passato metteva al servizio della squadra aprendo varchi per i compagni: faceva a sportellate con tutti, tornava ad aiutare il reparto del centrocampo. Insomma, si rendeva utile a prescindere dai gol. Adesso, complice anche una fastidiosa tendinite, non riesce a incidere come vorebbe. Contro il Lecce Juric gli ha preferito Pellegri per poi farlo entrare nella ripresa. Può essere un “invito” a ritrovare al più presto lo smalto dei giorni belli pensando, magari, alla scorsa stagione in cui, come si diceva, realizzò 12 gol. Se dovesse sbloccarsi, ovviamente, le possibilità granata di conquistare un posto in Europa salirebbero in maniera vertiginosa.

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