Toro, ora nove punti per l'Europa

Trasferta a Udine e poi dopo il Monza si va ad Empoli: tre partite per misurare le ambizioni granata

Lo splendido gol di Sanabria in rovesciata può “rovesciare” in maniera positiva il campionato del Toro che, altrimenti, sarebbe stato compromesso sia a livello di classifica sia a livello psicologico. Un punto, dunque, che riaccende la speranza considerando che da sabato in poi il calendario proporrà tre partite sulla carta tutt’altro che irresistibili, sicuramente meno proibitive delle ultime quattro in cui i granata hanno affrontato Lazio, Roma, Fiorentina e Napoli, tutte compagini in lotta per un posto, più o meno prestigioso, in Europa.

Contro due disperate

Il mini torneo della speranza comincia sabato in Friuli contro l’Udinese con la squadra di Cioffi in piena lotta per evitare la retrocessione: una gara assolutamente alla portata dei giocatori di Juric nonostante la situazione di classifica disperata dei bianconeri che rischiano di scendere di categoria. Però il Toro non ha scelta. Senza se e senza ma deve tornare a casa con i tre punti che mancano dalla vittoria sul Lecce del 16 febbraio. Ricordiamo che nelle ultime quattro, nel ciclo di ferro, sono arrivati solo due punti grazie ad i pari contro Fiorentina e Napoli. Dopo la pausa azzurra al Grande Torino arriverà il Monza. I brianzoli di Palladino occupano una posizione tranquilla, talmente tranquilla (come quella del Toro) che hanno anche loro qualche speranza di entrare in una posizione che si affacci sull’Europa. Potrebbe considerarsi lo spareggio della speranza ma è chiaro che davanti ai propri tifosi la vittoria del Toro è d’obbligo. E per concludere la trasferta di Empoli del 7 aprile contro un’altra formazione (come l’Udinese) che lotta disperatamente per salvarsi. Con l’arrivo di Nicola i toscani hanno trovato un’identità vincente e la loro classifica è migliorata ma non al punto di considerarla tranquilla.

Juric, mai tre di fila

Ecco, dunque, le tre partite da nove punti. C’è da aggiungere che il Toro non vince tre gare di fila dal 23 febbraio al 10 marzo 2019 con Mazzarri. Cinque anni fa, una dopo l’altra, il Toro sconfisse l’Atalanta (2-0), il Chievo (3-0) e il Frosinone (successo in trasferta per 1-2). E Juric, sia sulla panchina del Verona sia su quella del Toro, non ha mai conquistato tre successi di fila. Prima o poi i numeri negativi vanno cancellati e chissà che questa non possa essere l’occasione giusta. Il tecnico croato, che sino a questo momento ha conquistato gli stessi punti della passata stagione, deve dare un’accelerata alla sua stagione perché, come dichiarato da lui stesso, se non riuscirà a centrare il traguardo dell’Europa a fine stagione se ne andrà. Con tutte le occasioni sprecate non sarà facile ma c’è ancora margine, anche se piccolo, per poterci provare.

Poi si fa dura

Anche perché dopo le tre partite abbordabili ce ne saranno altre tre di cui due molto ma molto proibitive. il 14 aprile ci sarà il derby con la Juventus al Grande Torino e la trasferta di Milano contro i lanciatissimi nerazzurri di Simone Inzaghi che probabilmente saranno in prossimità dello scudetto matematico. In mezzo a questi due match la sfida casalinga (21 aprile) contro il Frosinone. La strada è ancora lunga come, del resto, il distacco del Toro nei confronti delle squadre (tante) che puntano ad un posto in Europa. In questo contesto, però, c’è il cammino molto spedito delle squadre italiane che stanno facendo benissimo nelle tre competizioni europee e che alla fine potrebbero garantire qualche posto in più per la prossima stagione. E questo non è un dettaglio ma una possibilità molto concreta. Ovviamente, come detto e ridetto, tutto dipenderà dalle prossime tre gare in cui i granata dovranno conquistare nove punti, altrimenti tutto diventerà inutile. Juric e i giocatori lo sanno bene e da domani prepareranno la trasferta di Udine con una carica in più. Siamo davvero arrivati alla resa dei conti e dopo questi tre incontri non ci saranno più abili. O dentro o fuori. E sarebbe un gran peccato pensare già alla prossima stagione senza dare un forte significato a questa.

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