Sazonov ora si gioca il futuro al Toro

Il georgiano sabato a Udine favorito per partire titolare. Dopo Schuurs, lungo ko per Djidji: nelle prossime partite Saba dovrà dare delle risposte anche a Vagnati
Sazonov ora si gioca il futuro al Toro© LAPRESSE

Saba Sazonov, 22 anni, georgiano, è un tipo tosto, uno che non si arrende e che è abituato a lottare contro le avversità. In queste ore - tra l’altro - ha ricevuto la convocazione della sua nazionale per le sfide playoff con in ballo la qualificazione agli Europei. La Georgia, infatti, affronterà il Lussemburgo in semifinale e, in caso di vittoria, se la vedrà nello spareggio decisivo contro Grecia o Kazakistan. E per queste sfide il ct Sagnol ha deciso di convocare di nuovo – tra gli altri – anche il difensore del Torino. Per gli amanti dei numeri, ricordiamo che questa è la quinta chiamata di Sazonov con la nazionale maggiore, dove ha collezionato tre presenze. Dopo aver esordito scendendo in campo per 12 minuti nell’amichevole del novembre del 2022 contro il Marocco, ha disputato l’intero match, sempre amichevole, contro la Mongolia.

Sazonov, l'infortunio di Djidji e Juric

I primi minuti “solenni” sono invece arrivati nello scorso settembre, quando il numero 15 è entrato nel corso della partita contro la Spagna, persa per 1-7. L’esperienza maturata in questi primi mesi italiani può ora certamente convincere il ct francese a dargli più spazio e magari anche una maglia da titolare. Intanto la maglia da titolare se la prenderà sabato ad Udine: Lovato, infatti, solo oggi si aggregherà al gruppo dopo il non breve stop per infortunio e Tameze non è ancora disponibile. Oltre a Djidji, ovviamente, che ne avrà per un bel po’: almeno un mese e mezzo (Schuurs invece tornerà solo nella prossima stagione). In questa grande emergenza c’è il ritorno di Vojvoda, ma l’esterno kosovaro non ha la fisicità per difendere con autorità. Non è il suo ruolo, quello di centrale. Sazonov, che al Fila va ad allenarsi in tram, a Napoli quando Juric lo ha inserito a un quarto d’ora dalla fine ha fatto la sua bella figura e questo lascia ben sperare in vista di Udine.

Sazonov, il rendimento e l'Udinese

C’è da dire che nelle sue undici apparizioni in maglia granata non sempre ha fatto bene, in alcune circostanze ha palesato evidenti difficoltà. Ma lo staff granata nei suoi confronti nutre grande fiducia perché lo vede migliorare allenamento dopo allenamento: nel duro lavoro giornaliero del Filadelfia ci dà dentro con grande impegno, dimostra voglia di crescere e di imparare e di questo Juric ne tiene sempre conto. Come dicevamo, per Sazonov si apre una grande occasione prolungata nel tempo, settimana dopo settimana. Il ragazzo, infatti, dovrà dimostrare (non solo a Udine) di meritarsi la riconferma per la prossima stagione. Questo è il suo grande obiettivo, oltre a quello di conquistare la qualificazione alla fase finale degli Europei con la sua nazionale e poi aiutare il Toro a lottare fino alla fine per ottenere un posto per le prossime competizioni continentali. La trasferta di Udine, dunque, può diventare importante: un trampolino. Per lui, naturalmente, e per il Toro: nella sfida del Friuli si giocano tutti un pezzo di futuro. La trasferta è impegnativa, certo, anche perché l’Udinese ha dimostrato di essere viva, andando a vincere all’Olimpico contro la Lazio, ma il Toro non ha scelta. Deve assolutamente prendersi i tre punti. Adesso o mai più. Perché il tempo passa e le squadre che stanno davanti viaggiano più velocemente. E il Toro sta troppo indietro, al momento.

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