Paracadute Toro: la difesa alternativa è italiana e inedita

Due terzi del reparto pescati sul mercato di gennaio: la prima volta di Masina e Lovato accanto a Buongiorno. I dubbi su Sazonov, l’opzione Vojvoda

TORINO - Quando a dicembre Torino e Udinese si sono affrontate nella partita di andata, la difesa che Ivan Juric schiererà questo pomeriggio non era nemmeno ipotizzabile. Adam Masina era ancora un calciatore della formazione friulana (ed entrò anche in campo nei minuti finali), Matteo Lovato era alla Salernitana. C’era invece Adrien Tameze e in panchina si rivedeva Koffi Djidji, appena rientrato dopo la doppia operazione a cui si era dovuto sottoporre. E tra le alternative a disposizione del tecnico croato c’era anche David Zima.

Chi ci sarà a fianco di Buongiorno

Il difensore ceco invece adesso è allo Slavia Praga mentre gli altri due, Tameze e Djidji, sono ancora alle prese con nuovi infortuni. È così che ai lati di Alessandro Buongiorno - lui sì presente e insostituibile al centro sia a dicembre che oggi - dovrebbero giocare proprio i due acquisti di gennaio: Lovato a destra e Masina a sinistra, con Ricardo Rodriguez che potrebbe essere quindi nuovamente avanzato sulla fascia.

Proprio l’ex giocatore dell’Udinese è una delle più belle sorprese del Torino in questa seconda parte di stagione: in Friuli era chiuso, non riusciva a trovare posto nell’undici di Gabriele Cioffi, a Torino ha invece impiegato pochissimo tempo a diventare un titolare. Ha saputo immediatamente sfruttare le occasioni avute quando Rodriguez è stato costretto a fermarsi e non ha più lasciato il proprio posto come braccetto di sinistra.

E pensare che era arrivato per colmare l’assenza di un terzino sinistro puro. "In allenamento l’ho provato anche sulla fascia, ma mi è sembrato più a suo agio in difesa. Lo vedo come un giocatore che quando parte da una posizione più arretrata sa creare gli spazi giusti, mentre sulla fascia è un po’ più in difficoltà", ha spiegato Juric durante la conferenza stampa di ieri.

Scelte obbligate per Juric

Se per Masina quello di braccetto è un ruolo quasi naturale agli occhi dell’allenatore croato, lo è di meno per Lovato, anche se in quella posizione ha giocato in passato. Le assenze costringono però Juric a dover adattare qualcuno sul centrodestra e il difensore arrivato dalla Salernitana è il giocatore che per caratteristiche può esprimersi meglio in quella posizione.

Bisognerà capire quanti minuti avrà nelle gambe: è tornato ad allenarsi con i compagni solo negli scorsi giorni, dopo che era stato costretto anche lui a fermarsi per un problema muscolare patito durante la trasferta in casa della Roma. Le alternativa nella posizione che solitamente è di Djidji sono Sazonov e Vojvoda: il primo però è considerato da Juric un centrale puro, il secondo può essere invece anche un’alternativa sulle corsie laterali. Per questo salgono le quotazioni di Lovato, per il quale gli unici dubbi, come detto, sono legati appunto alla tenuta fisica.

Anche se solamente pochi mesi fa non si sarebbe potuto nemmeno immaginare questa linea difensiva per una partita così importante, un vero e proprio crocevia della stagione, il dato rassicurante è che fino a questo momento la difesa del Torino si è sempre rivelata solida, indipendentemente da chi fossero gli interpreti in campo. Masina ha poi già superato brillantemente i primi test, Lovato dopo il passaggio a vuoto contro il Sassuolo ha saputo riprendersi: ora dovrà confermarsi in una posizione differente da quella in cui finora ha giocato al Torino.

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