Torino, mago Gineitis: dalle lacrime alla felicità

A Monza uscì piangendo per aver commesso l’errore decisivo. Ora è uno dei granata in rampa di lancio
Torino, mago Gineitis: dalle lacrime alla felicità© LAPRESSE

TORINO - Non ha usato la bacchetta magica ma pescato risorse morali, rese solide anche dal fresco rinnovo al 2028, in virtù delle quali ha trasformato le lacrime in sorrisi: Gvidas Gineitis è atteso protagonista alla ripresa del campionato - sabato contro quel Monza che, all’andata, aveva agevolato con l’errore sul pari di Colpani - in una gara decisiva per le sorti europee delle due squadre. Chi vincerà potrà ancora inseguire il sogno di accedere alle coppe internazionali, chi perderà entrerà nel limbo, avendo come principale occupazione l’allestimento della rosa per la stagione a venire.
Sempre in campo nelle ultime sei partite, il lituano è stato titolare nelle quattro disputate dal Toro prima della sosta. Grado conquistato anche, ma non solo, a causa dell’infortunio che ha stoppato Ilic. «Le qualità di Ivan le conoscete tutti, ma fin qui non ha avuto la crescita che mi aspettavo da lui», diceva Juric del serbo pagato da Cairo 16 milioni. Concetti ben diversi da quelli destinati a Gineitis.

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Le parole di Juric su Gineitis

Così, il tecnico, parlava del centrocampista nel mese di gennaio: «Non voglio vada via, voglio tenerlo per farlo ancora crescere. Da qui alla fine avrà le sue occasioni per mettersi in mostra». Detto, fatto: il lituano è divenuto un cardine di questo Toro in sfide anche delicate. «Il mio obiettivo è far crescere i giovani, e perché succeda devo dare loro fiducia in partite complicate», l’aggiunta di Juric alla vigilia della prova contro la Roma. Giocata dalla mezzala con i gradi da titolare. Come si diceva approfittando dell’infortunio di Ilic, ma con la Roma stessa e quindi l’Udinese vincendo la concorrenza di Linetty, per rendimento uno tra i granata più positivi, negli ultimi mesi. Il polacco per senso tattico e puntualità nei contrasti è un gradino sopra Gineitis, il quale però ha qualità tecniche e in rifinitura superiori, rispetto a quelle del più esperto compagno: in campo ha raccolto l’eredità di Ilic sui calci piazzati, confermando anche in prima squadra di possedere piede educato. Già nel corso degli anni trascorsi in Primavera, le doti in palleggio del diciannovenne erano infatti risultate evidenti. E alla ripresa contro il Monza ha la ferma intenzione di continuare a metterle in mostra.

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Torino, le scelte per il Monza

I posti disponibili a centrocampo saranno due, e Gineitis se la deve vedere con Ricci (favorito) e Linetty. I quali stanno sostenendo le due settimane di allenamenti al Fila con Juric, a differenza del lituano. Ieri impiegato dal ct Jankauskas per tutta la durata dell’incontro - valido quale playout di Nations League (League C) - vinto 1-0 dalla Lituania su Gibilterra. Possibile, visto il dispendio di forze e con la partita contro il Monza fissata già sabato, che Juric decida inizialmente di affidarsi a Ricci con Linetty, cioè alla coppia di centrocampisti non chiamati dalle rispettive selezioni. Il tecnico parlerà comunque con il ragazzo, e dopo un confronto con il proprio staff prenderà la decisione definitiva: se Gineitis dovesse inizialmente sedere in panchina, dalla medesima è quasi scontato prevedere si alzerà, nel corso della ripresa, per sostituire uno tra i due compagni. Sempre che, memore delle ultime buone prestazioni offerte, l’allenatore non decida di spremere il mediano fresco di impegno in nazionale. Anche puntando sulla sua voglia di rivalsa, dopo l’errore commesso nella gara d’andata e che aveva portato al pareggio di Colpani (curiosamente il vantaggio del Toro era stato opera di Ilic, giocatore ai box e del quale il lituano sta prendendo il posto).

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