
Eleonora Incardona da Chiaramonte Gulfi, in provincia di Ragusa, è il volto di Dazn Bet Club che accompagna i tifosi prima dei match più importanti del campionato. Il grande pubblico si è accorto di lei nel prepartita di Juventus-Inter del 16 febbraio, ma Eleonora, che ha sempre sognato di trovarsi con un microfono davanti alla telecamera, di gavetta ne ha fatta tanta e ora vuole continuare a sognare: altri successi professionali, ma anche nel privato, visto che è legata al centrocampista del Torino Samuele Ricci. Eleonora, qual è il suo primo ricordo legato al calcio? “Risale al 2006, quando insieme a mio papà e mio fratello sono andata per la prima volta allo stadio Massimino di Catania. Il Catania giocava in Serie A, si vinse 2-0 e l’entusiasmo delle gradinate e dei tifosi catanesi mi fece innamorare del calcio”.
"Hunziker la mia musa"
Si immaginava in tv da piccola?
“Io sì, fin da piccola lo dicevo: “Mi piacerebbe fare la conduttrice!”. I miei però mica pensavano dicessi sul serio. Ho studiato Giurisprudenza, mi sono laureata, ho preso l’abilitazione e mi sarebbe piaciuto proseguire con la magistratura, ma il mio sogno nel cassetto rimaneva la conduzione in tv. Le racconto un aneddoto. Quando ero una bambina e c’era il Festival di Sanremo, io organizzavo a casa mia il mio festival e lo conducevo. Disponevo tutti i pupazzi di casa a mo’ di pubblico e costringevo mia madre, mio padre e mio fratello a guardarmi mentre mi esibivo: facevo la conduttrice, la cantante e pure la giuria. Ora ho realizzato il mio sogno e lavoro in tv”.
Quali sono i modelli a cui si ispira?
“La mia musa è Michelle Hunziker, con la quale una cosa in comune intanto la abbiamo: il segno zodiacale, lei è nata il 24 gennaio, io il 25. Ironia a parte, mi piace tantissimo il suo essere così solare, energica, simpatica e poi è una conduttrice molto versatile. Riesce a trattare argomenti leggeri, ma anche a essere credibile su argomenti seri. Senza tralasciare il fatto che fa un po’ di tutto. In ambito sportivo, invece, mi ispiro a Pierluigi Pardo, con il quale ho avuto anche il piacere di lavorare parecchie volte. Vedo in lui la capacità di creare un legame emotivo con il pubblico e ha una grande conoscenza di sport e di tanti altri argomenti. È un punto di riferimento per chi lavora in questo ambito”.