Empoli-Udinese, Sottil in conferenza su Festy, Zeegelaar e Pafundi

Le parole del tecnico bianconero alla vigilia del match contro gli azzurri
Empoli-Udinese, Sottil in conferenza su Festy, Zeegelaar e Pafundi© Getty Images

Alla ricerca della vittoria. Dopo una prima parte di campionato da stropicciarsi gli occhi, nelle ultime settimane l'Udinese ha perso terreno in classifica, con appena 4 punti raccolti nelle ultime 6 partite e la rabbia del tecnico Andrea Sottil che non ha usato mezzi termini un paio di settimana fa lamentando errori elementari da parte dei propri giocatori. E proprio l'allenatore bianconero, in sala stampa, ha presentato il prossimo match contro l'Empoli.

Le parole di Sottil

Dal match contro gli azzurri alla situazione di alcuni singoli, queste le parole di Sottil in conferenza: "Nello spogliatoio c’è un bel clima disteso e sereno, ma nello stesso tempo di grande concentrazione. Abbiamo fatto una grande prestazione a Bergamo ed ottenuto un punto importante, con fame e cattiveria agonistica. Quindi la settimana è stata all’insegna della consapevolezza della forza che ha questa squadra, eseguendo una settimana di grande lavoro, consapevoli che siamo noi a determinare i risultati con la prestazione. Domani co l’Empoli teniamo tutti a dare continuità. Pereyra? Faccio una premessa: ci sono tanti ragazzi che hanno stretto i denti e giocato in condizioni non ottimali, dimostrando grande attaccamento alla maglia. Tra questi proprio il nostro capitano, grande leader e, proprio perché ha questo grande senso di appartenenza, si è messo a disposizione lavorando con grande impegno e cercando di superare dei piccoli problemi fisici. Per me e per noi è importante averlo in campo, sarà a disposizione. Con l'Empoli sarà una gara tosta. È una squadra dinamica, con giocatori davanti che non danno punti di riferimento. Ci siamo preparati bene e li conosciamo, dovremo essere concentrati soprattutto nella fase difensiva. Vogliamo dare continuità di prestazioni e risultati, come dicevo prima, perché siamo solo noi a determinare i risultati quando scendiamo in campo".

Su Festy, Zeegelar e Pafundi

Il tecnico si è poi soffermato su alcuni singoli, compreso Pafundi in riferimento alle parole del c.t. Mancini sul poco spazio che trovano i giovani in Italia ed elogiando il talento bianconero: "Su Festy, l’ho già detto più volte, non è semplice per un 2002 che giocava in Championship, con una diversa metodologia di allenamento e con un campionato tatticamente differente, entrare nella nostra Serie A. Ci vuol un percorso di adattamento. Come tutti i giocatori che arrivano all’Udinese ha qualità importanti, eravamo consapevoli di doverlo aspettare, calcisticamente parlando, ed è migliorato esponenzialmente in questo periodo. Si è fatto trovare pronto giocando da quinto in un esordio difficile contro l’Atalanta. Oggi è un giocatore affidabile e mi dà più possibilità di gioco, ad esempio potrebbe anche giocare davanti in un ipotetico tridente offensivo. Zeegelaar? Nonostante sia arrivato da poco è in buone condizioni fisiche, questo perché è un professionista serio ed un giocatore di livello. Credo che sarà a disposizione velocemente. Mancini? Fa bene e condivido le sue parole. Pafundi, voglio sottolinearlo,  è un patrimonio per l’Udinese e la Nazionale Italiana del futuro. Pafundi fa parte di una Società che è maestra nella valorizzazione dei giovani e su di lui c’è un progetto tecnico assolutamente impostato e delineato, da me, la Proprietà ed il Direttore, puntando sulla crescita tecnica e fisica, rispettando i giusti step che un ragazzo 2006 debba fare, proprio per salvaguardare la sua crescita e farlo giocare con continuità con i giusti tempi".

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