Nel Como dei famosi la stella è Gabrielloni: i gol e la storia della società

Ogni anno non parte titolare, ma di fatto lo diventa. Decisivo per la sua crescita l’incontro con Fabregas
Nel Como dei famosi la stella è Gabrielloni: i gol e la storia della società© Andrea Rosito foto andrea rosito-ag aldo liver

A Como, con la proprietà dei ricchissimi fratelli Hartono, sono abituati ai nomi celebri: da Cerri a Cutrone, passando ovviamente per Fabregas. Eppure, a chiedere ai tifosi lariani qual è il giocatore a cui si sentono più legati, 99 volte su 100 si otterrà la stessa risposta: Alessandro Gabrielloni, 29 anni, centravanti giunto a Como nel gennaio del 2018, quando i lariani erano ancora in Serie D.

Club e giocatore sono cresciuti insieme mentre la torcida lariana s’innamorava di lui. L’amore sboccia definitivamente il 25 Aprile 2021: quel giorno il Como torna in B battendo i rivali diretti dell’Alessandria, stesi da una doppietta di Gabrielloni. In seconda serie però, visti i progetti della società, per lui giocoforza si prospettava un minore impiego, ma solo per una questione di pedigree.

L'incontro con Fabregas e l'exploit con Roberts

Però Gabrielloni, nato a Jesi come Roberto Mancini, non ha mai mollato e tante volte ha dimostrato che il pedigree non conta se si dà di tutto e di più per la maglia. E in queste tre stagioni di B del Como ha sempre fatto la sua parte - e anche di più - pur non partendo davanti nelle gerarchie dell’attacco.

Insomma, ogni annata Gabrielloni non parte mai fra i titolari ma per come si sbatte per il Como, alla fine il suo posto al sole lo trova sempre, caricato da una piazza che stravede per lui e con la quale ha già collezionato 194 presenze e 58 gol, niente male per una prima punta che solo in teoria non sarebbe una prima scelta.

Ma ha saputo diventarlo, spinto da una piazza che coltiva il culto per lui. Ad esempio, in rete si possono trovare anche le immagini del suo primo gol in maglia lariana, segnato il 25 febbraio 2018, in Serie D al Castellazzo. In questa stagione però, Gabrielloni ha fatto un ulteriore salto di qualità, certificato dal giudizio che espresse Fabregas su di lui, lo scorso autunno.

Il campione spagnolo confessò di essere in imbarazzo con lui per non riuscire a offrirgli lo spazio che meritava. Anche con l’avvento di Roberts, il giudizio su Gabrielloni resta più che positivo, anzi, col gallese il suo minutaggio è ulteriormente aumentato e ora Gabrielloni è a tutti gli effetti una delle colonne lariane.

I numeri di Gabrielloni

Se il Como conduce la volata per il 2° posto davanti a Cremonese e Venezia, è soprattutto perché Gabrielloni ha sempre segnato nelle ultime tre vittorie di fila dei lariani: è andato in gol nel 3-1 al Pisa, nel 2-0 al Sudtirol (con una girata da campione, altro che attaccante formatosi in Serie D), fino all’1-2 di Catanzaro, colpo pesantissimo, dopo il quale, forse, si potrebbe dire che il Como è la favorita per la conquista del 2° posto (ma attenzione, il Parma capolista sembra un po’ in vacanza e ora è solo 5 punti avanti).

I numeri stagionali di Gabrielloni dicono 31 presenze, 1 assist e 8 gol in 1521’ giocati, cioé va a segno ogni 191’. Insomma, adesso manca solo l’ultimo passo. Il 10 luglio Gabrielloni compirà 30 anni e chissà, magari quel giorno sarà in ritiro col Como in Serie A. Certo, la sua età non è più verdissima. Ma questo centravanti vecchio stampo, uno dei tanti talenti che si annidano nelle serie minori e su cui bisognerebbe scommettere di più, merita di misurarsi con la massima serie.

Fra l’altro, col Como va in scadenza nel 2025. Ma la piazza lariana chiede che questa bella storia d’amore duri il più a lungo possibile. Perché Gabrielloni è da sei anni l’anima del Como, molto più di certi nomi importanti passati in riva al Lario in queste tre annate di B senza lasciare segni memorabili. 

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