Venezia, partenza col botto: ora non si nasconde più

I veneti hanno agganciato il Parma in testa alla classifica: mai nella storia un inizio così. Tessmann: "Lavoro e qualità, la nostra forza è il gruppo"
Venezia, partenza col botto: ora non si nasconde più© /Agenzia Aldo Liverani Sas

Una serie aperta di quattro vittorie consecutive (8 gol fatti e due subiti), 18 punti nelle ultime 7 uscite e a fare da contorno alcuni preziosismi come la terza età media più bassa di tutto il campionato e il minor numero di cartellini gialli ricevuti. Il Venezia ha finalmente liberato tutta la sua qualità (da Johnsen a Gytkiaer, da Pierini a Ellertson, da Tessman a Busio) e con il 3-0 rifilato al Bari sabato ha pure certificato di non essere Pohjanpalo-dipendente. Anche senza il finlandese (4 gol e 3 assist nelle prime tredici partite), ai box per una fascite plantare (scongiurati guai peggiori dopo il ritorno dalla Nazionale), quella costruita da Paolo Vanoli è una macchina da punti che viaggia veloce, al massimo si concede una piccola sosta come in occasione della sconfitta a Reggio Emilia il 22 ottobre, secondo ko stagionale dopo quello interno di fine settembre con il Palermo. Al San Nicola è stata sfatata quindi anche la sindrome del fine mese.

Venezia, mai partito così forte

Nella sua storia in B, il Venezia non era mai partito così forte: 30 punti dopo 14 partite sono il record. Meglio anche di squadre che pure in passato ottennero la promozione: quella allenata da Novellino nel 1997-98 era arrivata a 29, quella di Prandelli (2000-01) a 25, mentre quella di Zanetti promossa nel 2021 dopo 14 gare aveva collezionato 23 punti. Il cammino del gruppo di Vanoli è esaltante e con 25.7 anni di media (solo Sampdoria e Spezia hanno finora schierato squadre più giovani) funziona anche la formula a benzina verde. Di più: il Venezia si è arrampicato in testa alla classifica, raggiungendo proprio nell'ultimo week-end il Parma e di fatto superandolo per effetto dello scontro diretto a favore dopo 13 giornate in cui gli emiliani erano rimasti davanti a tutti, e lo ha fatto giocando anche un calcio pulito, corretto. Sono infatti solo 21 i cartellini gialli degli arancioneroverdi, miglior performance per distacco: secondo è il Catanzaro con 26 mentre la squadra più sanzionata è lo Spezia con 49 ammonizioni, più del doppio del Venezia. Se proprio deve ricorrere ad interventi decisi, la squadra di Vanoli “preferisce” le espulsioni (2), ma nel piano non sono contemplati falli tecnici o proteste fini a se stesse. Il Venezia gioca e fa la partita, ma senza bisogno di un eccessivo possesso (51.4' di media, sette squadre tengono di più la palla) e anche senza un numero elevato di giocatori impiegati (22, meno di tutti gli altri al pari di Brescia e Catanzaro). Tanti primati per il secondo miglior attacco della serie B (22 gol, ma con un solo rigore mentre il Parma a quota 28 ha segnato 6 volte dal dischetto) e la miglior difesa (11 reti subite, 6 clean sheet in 14 partite).

Le parole di Tessmann e Vanoli

C’è tutto per sognare in grande e riprendersi quella serie A sfumata con la retrocessione della primavera 2022 e il playoff perso sei mesi fa. Comprensibile che all’interno si cerchi di rimanere umili. Tessmann: «Stiamo facendo molto bene come gruppo. Abbiamo uno staff che dall’anno scorso sta producendo un grande lavoro e noi giocatori ci mettiamo del nostro dando sempre il 100%. La classifica però in questo momento non ci interessa. Guardiamo di partita in partita e alla fine vedremo dove siamo arrivati». Vanoli: «Anche io non guardo la classifica e non dimentico che quando arrivai un anno fa eravamo penultimi. Sarebbe veramente stupido montarsi la testa. Stiamo superando esami di maturità, ma dobbiamo continuare a lavorare con sacrificio senza perdere l’entusiasmo».

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