© Getty ImagesROMA - Il Gran Premio d'Azerbaigian non si è di certo contraddistinto come una gara noiosa, in particolar modo per Ross Brawn, uno dei massimi esponenti dell'attuale Formula 1. L'ex direttore tecnico della Ferrari ha voluto esporre un paragone con il finale thriller di Baku, vinto da Perez, e la nuova sperimentazione che andrà in scena quest'anno: "Mi ha fatto piacere - dichiara - sentire diversi commentatori dire che ci sarebbero voluti una decina di giri combattuti come gli ultimi due del Gran Premio dell'Azerbaigian perché avrebbero rappresentato un'anteprima delle qualifiche sprint. Che però in realtà saranno un po' più lunghe, tra i diciassette ed i venti giri, ma forniranno probabilmente lo stesso tipo di azione avvincente, non avendo i piloti la preoccupazione di risparmiare le gomme".
Gli applausi a Vettel
Brawn si è poi ricreduto su Sebastian Vettel, capace di regalare all'Aston Martin il primo podio della sua storia: ''Ero una delle persone che erano dubbiose sulla decisione presa dall'Aston Martin di ingaggiarlo, ma sembra stia diventando una grande scelta dato il modo in cui sta guidando e i risultati che sta ottenendo. È rinato, è rinfrescato. C'è una vibrazione diversa in lui e dimostra come l'aspetto psicologico possa influire sulle prestazioni. Seb si è trovato in un posto molto più confortevole, con il giusto tipo di pressionee con ingegneri con i quali sta imparando a lavorare", conclude al sito ufficiale della F1.