Ferrari con Hamilton-Leclerc: il ruolo di Vasseur per far regnare l’armonia

La storia insegna che, spesso, avere due top driver in squadra crea molte complicazioni
Ferrari con Hamilton-Leclerc: il ruolo di Vasseur per far regnare l’armonia© www.imagephotoagency.it

Terremoto in F1. Lewis Hamilton in Ferrari è paragonabile a una scossa del settimo grado della scala Richter e non c’è bisogno di un geologo per comprendere la metafora. Lewis in Rosso era stata spesso una suggestione, al punto che quando nuovamente si è annunciato il matrimonio tra il sette volte iridato e la scuderia di Maranello si è accompagnato la notizia con qualche sorriso. No, stavolta è tutto vero: dal 2025 la coppia “All Star” formata dall’asso nativo di Stevenage e dal monegasco Charles Leclerc prenderà forma. L’accordo è stato annunciato con tempistiche sorprendenti e Toto Wolff (Team Principal e co-proprietario del team Mercedes) l’ha ribadito ieri.

Hamilton e Leclerc, i punti di domanda

I punti di domanda su questa decisione sono tanti: perché la Rossa vuol investire cifre notevoli (60 milioni a stagione) su un pilota pluridecorato che avrà 40 anni nel momento del suo arrivo? Quali saranno i rapporti di forza interni al team? Come si comporterà Frederic Vasseur nella gestione del campionato 2024, considerando un Carlos Sainz in uscita? Quali saranno le linee guida nell’evitare ricadute negative nel Reparto Corse? Al di là del fatto che Sainz guiderà anche con lo spirito di promuovere le proprie quotazioni al miglior offerente e Leclerc godrà del ruolo di riferimento ferrarista nel Mondiale di quest’anno, in quanto pilota con il contratto rinnovato, la storia della F1 insegna che, in vista della stagione prossima, “due galli nello stesso pollaio” sono stati spesso fonte di guai.

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I dualismi storici

Non è necessario scomodare il dualismo Senna-Prost (un confronto talmente duro da sconfinare nell’odio sportivo) oppure quello dello stesso Hamilton con Fernando Alonso sempre in McLaren, ma basta ricordare quanto accaduto tra Leclerc e Sebastian Vettel nel 2019 quando i bisticci via radio tra i due animavano i week end del Cavallino ed ebbero nell’incidente fratricida di Interlagos (Brasile) il punto di saturazione. I rapporti poi tra Charles e Seb mutarono, anche perché il peso politico del ragazzo del Principato divenne preponderante rispetto a un Vettel la cui fase calante era già arrivata, dopo le batoste rimediate da Lewis nelle stagioni precedenti. Ironia della sorte, ci sarà il britannico ad affiancare il veloce monegasco. Tutte queste considerazioni vanno chiaramente subordinate a un aspetto tanto banale quanto decisivo: la velocità della macchina. Se la Rossa dovesse ancora recitare il ruolo della comprimaria, la questione “risorse umane” verrebbe meno in partenza e il nuovo arrivato forse si troverebbe nella scomodissima situazione di aver fatto il passo più lungo della gamba. Nel caso in cui la vettura dovesse essere veloce allora sarà interessante capire anche in che modo Leclerc e Hamilton sapranno interagire e come porteranno acqua al proprio mulino (ma anche a quello della saquadra, che sempre ambisce al titolo Costruttori).

Hamilton, il ritratto del campione

Vasseur fondamentale

Charles avrà il vantaggio di conoscere molto bene la squadra e di interagire con facilità grazie all’uso dell’italiano. Lewis non avrà altro modo che far parlare la pista, con il rischio che poi la lotta tutta Rossa possa favorire chi altrove ha un assetto molto più chiaro. Ogni riferimento al “Verstappencentrismo” della Red Bull è puramente voluto. La figura di Vasseur sarà centrale nel mantenimento dell’equilibrio tra chi ambisce a scrivere la storia della F1 e chi vuol iniziare a farlo con il marchio più importante del Circus. Mettiamoci comodi.

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Terremoto in F1. Lewis Hamilton in Ferrari è paragonabile a una scossa del settimo grado della scala Richter e non c’è bisogno di un geologo per comprendere la metafora. Lewis in Rosso era stata spesso una suggestione, al punto che quando nuovamente si è annunciato il matrimonio tra il sette volte iridato e la scuderia di Maranello si è accompagnato la notizia con qualche sorriso. No, stavolta è tutto vero: dal 2025 la coppia “All Star” formata dall’asso nativo di Stevenage e dal monegasco Charles Leclerc prenderà forma. L’accordo è stato annunciato con tempistiche sorprendenti e Toto Wolff (Team Principal e co-proprietario del team Mercedes) l’ha ribadito ieri.

Hamilton e Leclerc, i punti di domanda

I punti di domanda su questa decisione sono tanti: perché la Rossa vuol investire cifre notevoli (60 milioni a stagione) su un pilota pluridecorato che avrà 40 anni nel momento del suo arrivo? Quali saranno i rapporti di forza interni al team? Come si comporterà Frederic Vasseur nella gestione del campionato 2024, considerando un Carlos Sainz in uscita? Quali saranno le linee guida nell’evitare ricadute negative nel Reparto Corse? Al di là del fatto che Sainz guiderà anche con lo spirito di promuovere le proprie quotazioni al miglior offerente e Leclerc godrà del ruolo di riferimento ferrarista nel Mondiale di quest’anno, in quanto pilota con il contratto rinnovato, la storia della F1 insegna che, in vista della stagione prossima, “due galli nello stesso pollaio” sono stati spesso fonte di guai.

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