Le parole di Horner
Il clima in casa Red Bull si coglie nella delusione del Team Principal Christian Horner: «C’è stato un problema: la pinza ha bloccato il disco fin dall’inizio della gara e, quindi, si è accumulato del calore. Prima il sorpasso, poi abbiamo iniziato a vedere il fumo e, quindi, il fuoco. Così è frustrante: è il primo ritiro dall’Australia di due anni fa. Non raccogliamo punti mentre stavamo lottando in testa al gruppo». Per Red Bull però non è stato un weekend rilassato. Nella prima sessione di prove libere Verstappen ha rovinato il fondo e ha dovuto rimandare la long run al sabato. Così gli ingegneri della Casa di Milton Keynes si sono trovati a rincorre e hanno avuto meno tempo per trovare soluzioni vincenti, come era avvenuto su altri circuiti. A riprova delle difficoltà della Red Bull c’è stata la gara di Sergio Perez, che ha chiuso al quinto posto con quasi un minuto di distacco dalla Ferrari di Carlos Sainz. Complice anche le qualifiche e il fatto di essere stato retrocesso per impeding nella grglia, il messicano ha avuto una prima parte di gara non brillante, chiuso nel traffico. Poi ha rimontato, ma non abbastanza da tornare i gioco.
Le dichiarazioni di Verstappen
A fare il bilancio del GP è ancora una volta Verstappen: «Sapevamo che un giorno come questo sarebbe potuto arrivare prima o poi, quindi dobbiamo essere orgogliosi di aver fatto una bella corsa per nove gare di fila e di poter tornare più forti a Suzuka». La RB20 resta la vettura da battere, ma lo strapotere dei due anni passati non è più tale. Inoltre le tensioni di questo inverno stanno condizionando il lavoro in azienda. Però la Red Bull haun grande margine su alcuni circuiti non recuperabile. E Suzuka è uno di quello con il circoletto verde.