ROMA - A Giovanni Malagò, presidente del Coni, non è sfuggito l'uno-due della Ferrari in Formula 1, con il numero uno dello sport italiano che dice: "Chi è esperto di automobilismo sa che in quel mondo non ci si inventa nulla. I risultati sono visibili un arco temporale. In altri sport può capitare che in una partita uno molto più debole vinca, ma in F1 c'è una dinamica di ricerca, di sviluppo del mezzo, di qualità dei piloti, di tecnologia che è fondamentale. In questo senso la Ferrari deve stare con i piedi per terra, ma le premesse sono sicuramente molto importanti". Gran Premio del Bahrain da incorniciare per Sainz e Leclerc, per un risultato storico al debutto che non si vedeva dal 2010 e che fa ben sperare in un successo finale della Rossa.
Il commento di Malagò
La partenza turbo della Ferrari ha concretizzato segnali positivi accumulati lungo i test pre-stagionali e ora la Rossa punta al Gran Premio dell'Arabia Saudita. Il Cavallino, insomma, torna rampante e il numero uno dello sport italiano dice: "Ho chiamato Binotto per fargli i complimenti, ho parlato con Elkann, gli ho detto che come Comitato Olimpico ci siamo commossi. Lui mi ha ricordato quando due anni fa disse, 'non si possono pretendere di punto in bianco risultati ma ci stiamo mettendo il nostro impegno per conseguirli'".